MILANO. Antonio di Fazio, 50 anni, amministratore della Global Farm, oltre che un ricco imprenditore, è arrestato dai carabinieri con l'accusa di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona e lesioni personali aggravate.
Milano, preso Antonio Di Fazio
Antonio Di Fazio è stato accusato di violenza sessuale aggravata, sequestro di persone e lesioni personali aggravate nei riguardi di una studentessa di 21 anni. La ragazza è invitata ad un incontro di lavoro tra imprenditori per uno stage, ma, dopo aver bevuto un semplice caffè, perde i sensi.
La ragazza, si sarebbe poi svegliata a casa, stordita e con indosso i vestiti della sera precedente.
Non sarebbe l'unica ragazza
Su Di Fazio però c'è ancora qualche dubbio. Pare infatti che non sia la prima volta e che la ragazza non sia l'unico caso, al contrario: Di Fazio sarebbe uno stupratore seriale.
La ricerche sono cominciate quando una ragazza ha effettuato la denuncia, che di fatto ha portato all'arresto dell'imprenditore milanese. Stando alle ricostruzioni la giovane era stata invitata all'azienda con il pretesto di conoscere alcuni imprenditori, nella casa dell'imprenditore si sarebbe consumata la violenza.
Gli indizi in casa a Milano
Nella casa sono trovati indizi su altre violenze commesse da Di Fazio ai danni di altre ragazze molte giovani.
Antonio Di Fazio era un uomo amante della bella vita, anche se qualcuno lo definisce un millantatore. Si spacciava come Alto commissario per l'emergenza Covid, sulla base di un contratto di forniture di mascherine.
Nella perquisizione in casa dell'uomo sono trovate, in una nicchia nascosta, due confezioni di un ansiolitico.
I Carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, hanno ricostruito l'intera vicenda
Gli aventi sarebbero avvenuto il 26 marzo, quando l'imprenditore ha finto una riunione di lavoro e somministra alla ragazza una forte dose di dose di benzodiazepine con del caffè e del succo di arancia.
Così la ragazza avrebbe perso i sensi, intossicazione e avvelenamento.
L'uomo avrebbe, dopo le perquisizioni, cerca di crearsi un alibi. Chiede ad amici e familiari di aiutarlo, accusando la giovane e la famiglia di tentare ai suoi danni un'estorsione economica. (Fonte ilMessaggero)
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