PALERMO. E' stato rintracciato un video, degli ultimi istanti di vita di Roberta Siragusa, 17enne bruciata viva a gennaio. Le immagini, provenienti dal sistema di videosorveglianza di un bar, sono depositate nell'incidente probatorio davanti al gip di Termini Imerese.

Palermo, Roberta Siragusa: il video

L'ex fidanzato di Roberta, Pietro Morreale, è accusato di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Nel video depositato si vede un uomo gettare della benzina sulla piccola Roberta; stando alle parole del medico legale la giovane ragazza sarebbe morta dopo "un'atroce agonia", nei pressi del campo sportivo di Caccamo. Sono le prove ad incastrare Morreale. Come emerge dalle immagini della videosorveglianza e dall'autopsia, la causa del decesso della giovane è data dalle bruciature e dalle lesioni da queste provocate. La ragazza era agonizzante quando l'uomo le dava fuoco.

L'autopsia

Dall'esame autoptico è rilevato anche che l'assassino l'avrebbe picchiata con un oggetto contundente per poi trascinarla fino al burrone, lo stesso in cui venne trovato il cadavere. Il ragazzo invece ha sempre sostenuto che fosse stata Roberta a darsi fuoco da sola. La famiglia della giovane, è rappresentata dai legali Giuseppe Canzone e Sergio Burgio. questi hanno assistito all'incidente probatorio.

Palermo, in carcere il fidanzato

Pietro Morreale, di 19 anni, ormai si trova in carcere da gennaio. Il giovane si è sempre difeso sostenendo che la vittima, dopo un violento litigio, si era data fuoco da sola. A portare i carabinieri sul luogo del ritrovamento del corpo è stato lo stesso Morreale. Le immagini depositate oggi sono girate dalle videocamere piazzate fuori a un bar vicino al campo sportivo del paese del Palermitano.

La morte di Roberta

A rendere note le parole del medico legale sono gli avvocati della famiglia di Roberta Siragusa. Dicono i legali: "Il consulente tecnico d'ufficio ha spiegato che la morte di Roberta Siragusa è 'stata determinata da arresto cardio-circolatorio e respiratorio conseguente al gravissimo stato di shock causato dalle estese e gravissime ustioni del capo e soprattutto del tronco e degli arti superiori, fino alla carbonizzazione di ampie parti della superficie corporea". "A tale gravissima condizione di shock, cosiddetto primario, la Siragusa è giunta per lo scatenamento di riflessi neurovegetativi da inibizione del simpatico ed eccitazione del parasimpatico derivanti dalla profonda angoscia e dall'intensissimo dolore certamente provenienti dalla stimolazione di recettori presenti nell'estesa superficie corporea interessata dall'ustione", concludono i legali. (Fonte TgCom24) Leggi anche: Giugliano, terribile incidente a catena. Tre auto coinvolte nello schianto. Una persona estratta dalle lamiere: è in condizioni disperate Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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