Strage del Mottarone. Gabriele Tandini, caposervizio alla funivia del Mottarone, simula con la voce il rumore che sentiva da quaranta giorni. Un rumore che lo preoccupava e per cui aveva chiesto l'intervento dei manutentori.

La strage, il rumore che andava fermato

"Pum pum pum pum. Faceva così l'impianto, ogni due o tre minuti". Il rumore non si era risolto e Tandini aveva paura, ma non che succedesse qualcosa ai passeggeri: "Chi poteva immaginare che la fune si sarebbe rotta"

Tandini risolveva il problema a modo suo

Aveva paura che "scattasse il freno di emergenza quando la cabina era in viaggio: a quel punto avremmo dovuto evacuare i passeggeri, far arrivare un cestello". Era questa la paura. E quando il problema si presentava al mattino, lui lo risolveva da solo. Tandini si presentava nel giro di prova e risolveva il problema a modo suo mettendo un divaricatore ai freni, in gergo "forchettone", per disinstallarli.

I registri falsificati prima della strage

Nel registro da compilare al mattino, sosteneva che andava tutto bene. Aveva, inoltre, come riportato da msn notizie, "annotato l'esito positivo dei controlli effettuati sul funzionamento dei freni e delle vetture quanto meno nelle giornate del 22 e 23 maggio, fatto contrario al vero perché Tadini aveva sentito provenire da una cabina un rumore riconducibile alla presumibile perdita di pressione del sistema frenante".

Le accuse della Procura

Non ne aveva dato comunicazione all'Ustif. Per questo, che su di lui ora gravano le accuse di omicidio plurimo colposo, lesioni e rimozione di cautele antinfortunistiche aggravate dall'aver provocato il disastro. Insieme a a Luigi nerini e Enrico Pedocchio, Tandini, condivide l'accusa di falso, contestato dalla procura di Verbania nella richiesta di convalida dei tre fermi. Al momento tutti e tre sono in carcere, in isolamento. Tandini è l'unico ad aver confessato le sue colpe: "E' colpa mia e mi giudicherà Dio".

Le indagini sulla fune spezzata

L'evoluzione delle indagini, non spiega quale sia in realtà la causa della rottura della fune, che era in buono stato, come mostrato dai documenti dell'ultimo report di novembre. . "Si è rotta proprio nell'ultimo tratto prima della stazione, in cui c'è lo sforzo maggiore", ha detto lo stesso Tadini. Restano diverse le ipotesi che possono spiegare una rottura che per adesso resta misteriosa. (Fonte: msnNotizie) Leggi anche: Napoli, reclama il vaccino e rompe una costola alla guardia giurata: attimi di tensione al centro vaccinale Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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