De Luca e chi lo ferma più. Torna all'attacco il presidente della Regione Campania: "Un conto e' la demagogia di chi pensa di fare voti sulla pelle dei cittadini, altro conto e' usare la ragione per dare servizi di qualita' ai pazienti.

De Luca - La Regione Campania

E' uscita da commissariamento nel 2019 ma per tre anni saremo osservati speciali dal governo e dobbiamo fare programmazione adeguata a standard nazionali non a demagogia di sindaco imbecille. E se non rispettiamo, qualche ospedale come a Solofra ce lo fanno chiudere. E saltano le assunzioni".

Lo ha affermato il governatore della Campania Vincenzo De Luca in una diretta social.

"Dopo il 21 saremo in zona bianca, non voglio commentarla e lasciamo perdere che mi fa male il fegato. Ieri numero piu' basso di positivi, se Dio vuole continueremo a scendere. Abbiamo recuperato le dosi che non ci avevano mandato nei cinque mesi alle spalle, non abbiamo avuto ancora le dosi in piu' per la popolazione piu' giovane d'Italia. Per il resto, stiamo lavorando anche sui nostri ospedali".

E ancora aggiunge

In queste ore "assistiamo ad una vicenda sconcertante per quanto riguarda Astrazeneca". "Il governo doveva garantire una produzione autonoma di vaccini e garantire anche un'informazione scientifica semplice, univoca e affidabile però non ha fatto né l'una né l'altra cosa" - continua il governatore, per il quale dal punto di vista comunicativo "siamo di fronte a un vero e proprio disastro".

Sul lavoro assicura

"Stiamo concludendo un concorso per 650 assunzioni a tempo indeterminato nei centri per l'impiego della Regione Campania. A fine mese firmiamo i primi contratti, entro luglio ci auguriamo di mandarli tutti a lavorare piu' i 2mila giovani del concorsone, hanno fatto dieci mesi di formazione poi e' stato deciso dal ministero della funzione pubblica un'altra prova scritta a inizio luglio e ci auguriamo tempi siano rispettati. Mentre a Roma c'e' chi parla a ruota libera proponendo cose demenziali, ai giovani in Campania diamo il lavoro". Leggi anche: Matteo Cecconi beve il veleno durante la Dad e si suicida a 18 anni. Dieci ragazzi online gli dicevano: "Vai e trova la pace”. L'ultima lettera ai genitori: "Voi non avete colpe” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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