Calcio - I numeri dell'Italia sono davvero impressionanti, con tre vittorie, sette goal fatti e nessuno subito in questo europeo.
A parlarne bene si aggiunge anche l'ex tecnico della Nazionale Italiana, Antonio Conte, che ha da poco lasciato l'Inter.
"L'Italia sicuramente ha dimostrato continuità e ha avuto grandi meriti nel voler vincere le partite. È una delle candidate ad arrivare fino in fondo".
E' ovvio che la strada è lunga e tortuosa anche per una squadra che ha superato in testa, e a punteggio pieno, il girone di Euro 2020.
L'ex allenatore dell'Inter ha puntato i riflettori anche sul suo presente che lo vede privo di una panchina.
Per Conte "
sarà un anno in cui cercherò di studiare e continuare ad approfondire determinate situazioni. Voglio sfruttare al massimo questa situazione non voluta.
Ma va bene così, sfrutterò il periodo per stare con la famiglia e per guardare Calcio, che si evolve sempre e va avanti".
Antonio Conte, commentando questo cammino europeo dell'Italia chiarisce sul suo futuro a breve termine, fatto di famiglia e riposo dal calcio
"Sicuramente l'Italia ha mostrato continuita' ha grandi meriti nel voler fare la partita e si pone come una delle squadre candidate ad arrivare fino in fondo.
Mi piace molto il fatto che la squadra abbia un grande equilibrio e riesca a trasmettere sicurezza".
Dopo l'inatteso divorzio anticipato con l'Inter, trascinata alla vittoria dello scudetto, Conte non ha intenzione di tornare subito ad allenare.
"Sara' un anno di riposo in cui cerchero' di studiare. Vedro' calcio, approfondiro' determinate situazioni e provero' a sfruttare nel migliore dei modi questa situazione non voluta cercando anche di godermi la famiglia".
Conte si e' infine soffermato su quanto accaduto al suo ex giocatore Christian Eriksen, un malore che ha spaventato tutti durante il match tra Danimarca e Finlandia.
"Sono stati dei momenti orribili, che ho vissuto da solo perché mi sono trovato senza nessuno accanto.
E' stato qualcosa di davvero brutto, peraltro io ho anche avuto la possibilità di vivere a stretto contatto con Eriksen per un anno e mezzo.
Vederlo lì con gli occhi sbarrati mi ha fatto male, mi ha colpito in modo profondo".
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