AVELLINO. A causa di un incidente avvenuto all'altezza del km 25 un tratto del Raccordo Autostradale di Avellino è chiuso al traffico in direzione Salerno, nel territorio comunale di San Michele di Serino, in provincia di Avellino.
Lo fa sapere Anas spiegando che nell'incidente, su cui sono in corso accertamenti, una persona è deceduta. Sulla carreggiata opposta, in direzione Avellino, è stato istituito un restringimento con traffico deviato su unica corsia.
Avellino - I Soccorsi
Sul posto sono presenti le squadre Anas e le forze dell'ordine per la gestione del traffico in piena sicurezza e per consentire il ripristino della normale viabilità nel più breve tempo possibile.
Tre le squadre intervenute, anche con l'ausilio dell'autogru e di un mezzo di movimento terra. Purtroppo l'autista, di cui non si conoscono ancora le generalità è deceduto, ed è stato estratto dalle lamiere contorte con non poche difficoltà.
La corsia in direzione Salerno resta chiusa al traffico, mentre quella in direzione Atripalda è percorribile. Si lavora ancora per tagliare tutte le piante abbattute e liberare l'automezzo e la carreggiata.(Avellinotoday)
Omicidio Samuele, l'agghiacciante confessione di Cannio: “L'ho lasciato cadere, poi mi sono andato a fare una pizza”
OMICIDIO SAMUELE. "L'ho preso in braccio, mi sono sporto e l'ho lasciato cadere giù. Poi sono andato a mangiarmi una pizza". E' l'agghiacciante racconto fatto agli inquirenti da Mariano Cannio, il 38enne accusato dell'omicidio del piccolo Samuele, precipitato nel vuoto venerdì a Napoli. Una deposizione sommaria visti anche i problemi psichici dell'uomo che svolgeva lavori domestici per la famiglia del bimbo morto.
"Ad un tratto l'ho preso in braccio e sono uscito fuori al balcone. Giunto all'esterno con il bambino tra le braccia mi sono sporto e ho lasciato cadere il piccolo. Ho immediatamente udito delle urla provenire dal basso e mi sono spaventato consapevole di essere la causa di quello che stava accadendo".
Mariano Cannio ha raccontato in maniera confusa quanto accaduto venerdì. Sul marciapiede c'era il corpo del piccolo Samuele, di soli 4 anni, e il 38enne si è subito allontanato: "Sono fuggito a casa e - ha poi aggiunto - sono andato a mangiare una pizza nella Sanità".
Poi cambia versione: "Ho avuto un capogiro"
Successivamente, nelle dichiarazioni rese venerdì sera alla presenza del suo difensore d'ufficio, Mariano Cannio ha cambiato leggermente versione e ha detto di avere avuto un capogiro prima di lasciar cadere Samuele nel vuoto: "Fuori al balcone, avendo sempre il piccolo in braccio, e appena uscito in prossimità della ringhiera, ho avuto un capogiro. Mi sono affacciato dal balcone mentre avevo il bambino in braccio perché udivo delle voci provenire da sotto a questo punto lasciavo cadere il bambino di sotto".
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