Giuseppa Fattori avrebbe compiuto 99 anni tra una settimana. A seguito del sisma del 2016, nonna Peppina era stata costretta ad abbandonare la sua casa, poichè pericolante, in provincia di Macerata. Tra sfratti e denunce, la famiglia era però riuscita a dare il via ai lavori per ricostruirla. Attraverso i suoi occhi trasmetteva la voglia di non abbandonare la sua casa, di combattere nonostante l’ordinanza di sfratto, diventando la bandiera della ricostruzione post-terremoto. Da San Martino di Fiastra, sull'Appennino marchigiano, la Fattori aveva condotto la sua battaglia silenziosa, fino a ricevere lo scorso febbraio, un'onorificenza di commendatore della Repubblica dal Capo dello Stato Sergio Mattarella. “Non so se me lo merito, ma sono tanto contenta. Non mi aspettavo niente e la vita mi ha dato veramente tanto. Sono grata. Dedico questo riconoscimento a mio marito Gaspare, detto Rino, che non c’è più da tredici anni- aveva affermato nonna Peppina.

Nonna Peppina: la lunga lotta per la sua terra

Caparbietà e determinazione: queste le sue caratteristiche, oltre ad alla volontà di rappresentare chi come lei aveva perso tutto. Voleva continuare a vivere nella sua terra, senza doversi trasferire in una realtà a lei estranea dopo che il sisma le aveva distrutto la sua casa. E ci era riuscita: aveva portato il governo ad approvare il cosiddettoDecreto Salva Peppina”. Purtroppo, secondo alcune fonti vicine alla Fattori, la donna tre settimane fa era caduta dentro casa, mentre guardava la televisione. Purtroppo, le conseguenze sono state fatali. "Abbiamo perso una testimonianza, una donna tenace che ha lottato per rimanere nella nostra terra dopo il sisma, un simbolo per tutti i terremotati"- dichiara  Sauro Scaficchia, sindaco di Fiastra. Il funerale domani alle 15 a Fiastra al santuario Beato Ugolino di Fiegni. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo  Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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