NAPOLI omaggia MARADONA. "Un anno fa se n'è andato, ma non ci ha mai lasciato. Il 25 novembre del 2020 Diego Armando MARADONA è scomparso, eppure il suo volto immortale è rimasto scolpito con ancor maggiore forza e vigore nell'immaginario collettivo dell'intero Pianeta".
Il Napoli ricorda così il campione argentino a un anno dalla scomparsa
"E' stato il più grande calciatore di sempre, ma è impossibile e riduttivo rubricare e incastonare Diego nel semplice alveo dell'Universo sportivo -sottolinea il club partenopeo-. La sua potenza ecumenica e creativa ha incantato il Mondo fino a tradursi in una vera e propria religione pagana che ha attraversato in maniera trasversale intere generazioni. Campione, Fuoriclasse, Idolo, Re e Genio irripetibile ha trovato a Napoli la sua dimora dell'anima, la culla ideale per il suo talento esorbitante e per i suoi successi più icastici e suggestivi".
Il Napoli ha intitolato al 'Pibe de oro' lo Stadio
Che negli anni '80 ha trasformato in tempio: due scudetti, una Coppa Uefa, una Supercoppa. Arrivò il 5 luglio del 1984 in un San Paolo stracolmo è stato subito un colpo di fulmine tra MARADONA e i napoletani. "Un anno senza Diego come un dolore immenso che riempirà per sempre il nostro Cuore Azzurro. Il 25 novembre del 2020 se n'è andato, ma non ci ha mai lasciato. D10S l'Unico Campione Infinito che ha battuto la morte per consegnarsi al Mito", conclude il Napoli.
Il neo sindaco di Napoli, Manfredi
Legare "il ricordo di Diego" con "l'impegno di una nuova Napoli che finalmente riparte e torna a essere prima". Questo l'impegno del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, nel primo anniversario della morte di Diego Armando MARADONA.
"Diego - ha detto Manfredi a margine di un convegno - è stato non solo il più grande calciatore del mondo, ma anche l'uomo che è riuscito a far sognare Napoli, a darle quella speranza e quel riscatto di cui la nostra città ha sempre bisogno. Io penso che il modo migliore per ricordare Diego sia non solo celebrarlo, come si farà oggi, con la statua e le iniziative che si stanno portando avanti, ma anche impegnandoci tutti insieme per fare in modo che l'idea del riscatto che Diego ha portato a questa città sia poi il riscatto della città, facendo in modo che tutti noi possiamo legare il suo ricordo con l'impegno di una nuova Napoli che finalmente riparte e torna a essere prima".
Diego Junior
'È stato un anno molto triste senza papà e oggi lo è ancor di più perché riaffiorano dei ricordi, delle sensazioni molto brutte. Fu un giorno molto brutto, molto triste per me e penso per tutte le persone che lo amavano veramente''.
Diego Armando MARADONA Junior ricorda così il padre ai microfoni di 'Non Stop News' su Rtl 102.5 a un anno dalla scomparsa
''In questo momento non posso essere arrabbiato con chi ha causato la sua morte, non posso provare rabbia in un giorno del genere -racconta il figlio di MARADONA-. È un giorno di grande tristezza. C'è una causa aperta in Argentina aperta nella quale noi figli ci siamo presentati come parte lesa. Stanno andando avanti bene. Noi tutti abbiamo un'idea ma per rispetto della magistratura non possiamo rilasciare nessuna dichiarazione in merito: l'unica cosa certa è che se qualcuno è stato negligente e/o lo ha fatto morire, la pagherà sicuramente''.
E sul rapporto col padre conclude:
''Una delle cose più tristi è che lui continuamente mi chiedeva scusa e io gli dicevo che non doveva farlo. Dentro di me ho sempre saputo di doverlo perdonare, altrimenti non avrebbe avuto senso cercarlo, sarei stato protagonista di un controsenso.
A lui sono stati dati consigli non giusti, aveva un grande difetto: quello di essere stato troppo buono. Molte volte è stato penalizzato per questo. Mi sono sempre sentito il figlio di Diego Armando MARADONA perché ho avuto una grande madre: una madre che non mi ha mai mentito, che mi ha sempre raccontato la verità, che mi ha sempre detto come stavano le cose nel bene e nel male.
Ci vuole del tempo per accettare la verità però alla fine vince. Se potessi incontrarlo e dirgli qualcosa sicuramente lo abbraccerei. Per il resto non ho rimpianti, ciò che dovevo dirgli gliel'ho detto sempre, avevamo un rapporto molto onesto".
De Laurentiis:
Anche il presidente del Calcio Napoli, Aurelio De Laurentiis, accompagnato dal figlio Eduardo, ha voluto rendere omaggio - ad un anno dalla morte - a Diego Armando Maradona portando oggi una composizione floreale davanti al 'murale' che ricorda il campione argentino nei Quartieri Spagnoli. Il patron del Napoli ha trovato decine di tifosi della squadra argentina del Boca Juniors che, da ieri in citta', stanno visitando i luoghi storici e i murales legati alla presenza dell'indimenticato campione a Napoli.
Dopo aver deposto il grande numero 10 formato da rose bianche e azzurre il presidente De Laurentiis ha affermato guardando la bella fotografia che arreda uno degli 'altarini': "Ha la faccia di un attore e mi piacciono le ali dorate accanto al suo volto come quelle di un mito, un intoccabile mito come quelli dell'Olimpo".
A Maradona avrebbe rinnovato il contratto? gli e' stato chiesto:
"Non voglio togliere nulla a chi mi ha preceduto che ha il grande merito di averlo scelto e portato a Napoli" E ha aggiunto: "A volte noi veniamo giudicati troppo severi nella gestione dei calciatori del Napoli attuale ma io credo che si debba fare cosi', in questo modo". "Questa giornata e' caratterizzata - ha concluso - dall'adorazione verso questo giocatore. Vedete, per esempio, i 300 tifosi argentini che ci hanno raggiunto solo per celebrarlo".
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