NAPOLI. La partita contro l'Inter, prima, e dopo con lo Spartak, aveva evidenziato qualche lacuna caratteriale e strutturale: Spalletti si era lamentato del poco coraggio, e del poco cinismo in fase di finalizzazione. Il Napoli, dal tempo di Benitez, è una squadra fondata sul palleggio e sul possesso palla, le cui doti tecniche di chi interpreta questo gioco, sono interscambiabili. E, così, anche Spalletti segue la filosofia della società. L'intervista di ieri nel post partita, in cui scaccia l'idea di far prevalere il risultato, sintetizza più che bene l'identità del Napoli.

Mertens si conferma top player

Nella serata commovente ed emozionante, un giocatore è sopra le righe: Dries Mertens ha segnato altri due gol, la sua 38esima doppietta da quando è a Napoli, ed è a quota 139 reti in totale. Ne manca una sola per superare Attila Sallustro, che detiene ancora il record di gol segnati in campionato: 106. Mertens dipinge due reti, segnati al suo ex compagno di squadra Reina, che fanno impazzire lo stadio di Fuorigrotta: le due finte appena entrato in area di rigore, e quell'arcobaleno piazzato da destra a sinistra, fanno un ottimo trittico con quell'ultimo gol segnato all'Inter. Insomma, Mertens non sa fare i gol brutti.

Lobotka sugli scudi

Chi doveva riscattarsi era il centrocampista slovacco: dopo esser stato il capro espiatorio, a giusta ragione, della cattiva partenza contro lo Spartak, Lobotka si è vestito dei panni del centrocampista metodista ed ha, finalmente, giocato bene. Sempre presente fra le linee tra la difesa del Napoli e l'attacco della Lazio, si smarcava al momento giusto e non ha azzardato mai una giocata che non era nella sue corde.

Difesa nella norma, Lozano da rivedere

Tutta la fase difensiva ha giocato bene: Ospina ha regalato ai fotografi lo scatto da prima pagina, deviando acrobaticamente quel gran tiro di Luis Alberto dal limite dell'area, a ridosso dell'intervallo. Ben piazzato, poi, sul tentativo in solitaria di Immobile dopo i primi tre gol del Napoli. Koulibaly e Rrahmani sono sempre più affiatati. Niente da dire su Di Lorenzo: contiene gli attacchi del suo dirimpettaio, e sembrava ci rimettesse anche una botta al ginocchio. Dall'altro lato, Mario Rui sempre più regista di sinistra. Lo scambio, puntuale, di posizione con Fabian Ruiz, agevola la manovra d'attacco della sua squadra, consentendo continui inserimenti e scambi di posizione. Zielinski manifesta ancora lampi di grande calcio, ad altri di completa abulicità: ma, ce lo sappiamo godere anche così. Insigne, invece, ha fatto una partita di grande sacrificio. S'è visto poco, infine, Lozano: fatta eccezione per quei due tentativi, alti entrambi, l'attaccante messicano non è nel suo miglior momento. Lozano è alla sua terza stagione con la maglia del Napoli, e, così come il bel tempo, le sue prestazioni arriva nel girone di ritorno. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo  Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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