SASSUOLO. E' morto un ragazzo di 16 anni in uno scontro tra lo scooter che stava guidando e un camion. E' successo questa mattina a Sassuolo, nel Modenese, tra le vie Ancora e Staffette partigiane.

La giovane vittima e' deceduta sul colpo

Sul posto il personale sanitario del 118 e la polizia locale che ora si sta occupando della ricostruzione della dinamica.

L'incidente

Giunto alla semicurva all'incrocio con via Staffette Partigiane il motociclista ha probabilmente perso il controllo del proprio mezzo, andandosi a scontrare contro un camion che procedeva in direzione opposta. Sul posto la Polizia Locale, che ha eseguito i rilievi del caso chiudendo al transito via Ancora nel tratto compreso tra via Radici in Monte e via Vittime dell'11 settembre.

"Mamma ho uno strano presentimento, ho paura”. E' Carlo Alberto, il 12enne morto durante la sua prima gara sotto gli occhi di tutti

TREVISO. Non ce l'ha fatta Carlo Alberto Conte, lo studente e podista padovano di 12 anni che domenica mattina era stato colpito da un attacco cardiaco mentre era impegnato nel "Cross della Vittoria", corsa campestre di Vittorio Veneto.

Si è spento dopo due giorni di agonia

Al Ca' Foncello di Treviso, dove si trovava ricoverato in terapia intensiva. Da domenica il ragazzino non aveva più ripreso conoscenza, e le speranze si erano affievolite con il passare delle ore.

Il ricordo del padre

«Non avrei potuto chiedere di meglio, non esisteva un bambino più bello, più intelligente e speciale di lui». A parlare, con la voce rotta dal pianto, è Dino Massimiliano Conte, padre di Carlo Alberto, strappato alla vita ad appena 12 anni. Domenica scorsa il giovane era stato colpito da un malore mentre stava completando la gara podistica del «Cross della Vittoria» a Vittorio Veneto, nel Trevigiano. Purtroppo la rapidità con cui sono stati prestati i primi soccorsi e il ricovero immediato nel reparto di terapia intensiva del reparto di cardio-chirurgia dell’ospedale di Treviso non sono bastati a salvare la vita al giovanissimo atleta delle «Fiamme oro» di Padova che domenica scorsa stava disputando la sua prima gara.

L’avvicinamento all’atletica

Carlo Alberto si era avvicinato all’atletica da pochissimo tempo e a novembre era risultato idoneo alla visita sportiva. Perfettamente sano. Mancavano solo 300 metri alla fine della gara della categoria «ragazzi» quando il 12enne ha iniziato a barcollare, si è aggrappato a un albero ed è poi crollato rovinosamente a terra, privo di sensi.

I soccorsi

Guidati dal medico coneglianese Giovanni Dalla Zentil, sono stati puntuali e veloci. Gli infermieri della Prealpi soccorso onlus insieme a un anestesista-rianimatore di Monselice e a un altro infermiere del Suem, si sono alternati nel praticargli il massaggio cardiaco, utilizzando il defibrillatore per oltre un’ora. Il giovane è stato poi trasportato in elicottero al Ca’ Foncello di Treviso. Le sue condizioni sono apparse fin da subito disperate e dopo due giorni di agonia, nel pomeriggio di martedì, ne è stato dichiarato il decesso.

La notizia

La notizia della morte ha fatto piombare nello sconforto chi aveva sperato fino all’ultimo in un miracolo per Carlo Alberto, 12enne amato da tutti per il suo sorriso contagioso. Lo stesso che sfoggia nella foto in cui è immortalato seduto all’interno del Caffé Pedrocchi e che era stata pubblicata in giornata sul proprio profilo Facebook dalla mamma Valentina con tanto di accorato appello: «Unitevi tutti nella preghiera». Una richiesta che era stata subito accolta dai suoi compagni di classe della scuola media «Pascoli» che insieme a una rappresentanza di altri studenti e a molti docenti del secondo istituto comprensivo Ardigò si erano recati in mattinata alla Basilica di Sant’Antonio per partecipare a una messa celebrata da don Federico Lauretta, parroco di Santa Giustina. Un momento di raccoglimento che era stato fortemente voluto dagli stessi ragazzi oltre che dall’intera scuola, dove il giovane lascia un ricordo indelebile. «In questi giorni - spiega Andrea Muto, preside dell’istituto comprensivo Ardigò - ho ricevuto moltissime telefonate in cui mi si chiedevano ragguagli sulle sue condizioni, e alcune di queste chiamate sono arrivate anche da docenti magari andati in pensione da poco che si ricordano come se fosse ieri di Carlo Alberto».

Il preside

Domenica, appena appresa la notizia dell’arresto cardiaco, il preside Muto aveva inviato una lettera ai genitori del 12enne per dimostrare tutta la vicinanza dell’intera comunità scolastica, scrivendo: «Se potessimo invertire le lancette dell’orologio, se bastasse gridare al cielo con forza il rifiuto per ciò che vi è accaduto, non esiterei un momento a chiamare tutti a rapporto». E come rivela lo stesso dirigente scolastico «in un frangente così delicato, in cui di solito ci si chiude in un silenzio assordante, avevano anche trovato la forza di rispondermi. Ho riflettuto tantissimo su quanto accaduto su quel campo, ma che poteva succedere ovunque: eventi come questo lasciano senza parole». (CorrieredelVeneto) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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