PENSIONI. Finalmente stanno per essere erogate le pensioni marzo 2022. Il trattamento pensionistico pagato dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale è molto atteso per questo mese poiché l'assegno dovrebbe essere più sostanzioso, grazie all’aumento che è già stato anticipato nei mesi scorsi. Ciò che renderà gli assegni delle pensioni marzo 2022 più consistenti rispetto a quelli delle altre mensilità saranno la perequazione e la revisione dell’Irpef per l’anno corrente. Ricordiamo che con il termine “perequazione” intendiamo la consueta rivalutazione degli importi fatta tenendo conto dei parametri di riferimento che vengono individuati periodicamente dall’Istat, l’Istituto Nazionale di Statistica. Le novità, però, non sono terminate, poiché anche le pensioni marzo 2022 che dovranno essere ritirate presso gli uffici di Poste Italiane, verranno pagate in anticipo, secondo quanto stabilito dall’Ordinanza del Capo della Protezione Civile numero 849 dello scorso 21 gennaio 2021.

Pensioni marzo 2022, gli aumenti per gli effetti della perequazione

Per il mese di gennaio e quello di febbraio di quest’anno, l’INPS ha eseguito una perequazione provvisoria, facente riferimento allo scorso 2021 pari all’1.60 per cento dell’importo lordo che era stato percepito al 31 dicembre 2021. Le disposizioni del MEF, il Ministero dell’Economia e delle Finanza, però erano differenti; era stato disposto, infatti, che l’indice di perequazione per l’anno corrente doveva essere fissato all’1.70 per cento. Ciò sta a significare che l’istituto Nazionale per la Previdenza Sociale dovrà eseguire nuovi calcoli sulle prestazioni già elargite per i primi mesi dell’anno (ricordiamo, infatti, che le pensioni di gennaio sono state erogate dal 27 dicembre 2021 al 3 gennaio 2022, mentre le pensioni di febbraio dal 26 gennaio al 1° febbraio 2022) e riconoscere ai titolari dei trattamenti pensionistici gli arretrati. Inoltre, l’Istituto dovrà procedere con l’erogazione, non solo delle pensioni marzo 2022, ma delle pensioni fino al 31 dicembre 2022 con il nuovo indice di perequazione aumentato di 0.10 punti percentuali, come stabilito dal MEF.

Pensioni marzo 2022, ecco cosa c’entra la riforma Irpef con gli aumenti

La vera rivoluzione del mondo pensioni, che non riguarderà solo le pensioni marzo 2022, ma tutti i trattamenti pensionistici pagati quest’anno, arriva dalla riforma dell’Irpef. La riforma dell’Irpef ha preso ufficialmente piede con l’approvazione e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Legge di Bilancio 2022, la Legge 30 dicembre 2021. Per la riforma dell’Irpef 2022 in riferimento ai trattamenti pensionistici erogati nel 2022 che partirà, si spera, proprio dalle pensioni marzo 2022, occorrerà prestare attenzione a due misure: la revisione di tutte le aliquote, oltre che degli scaglioni Irpef e l’aumento della soglia della no-tax area. Unendo questi due parametri potremo vedere attuate le maggiorazioni per l’anno corrente relativo ai trattamenti pensionistici. Ancora, però, non c’è la piena certezza che questi calcoli e i conseguenti aumenti riusciranno ad essere applicati già con le pensioni marzo 2022, ma qualora si dovesse rimandare l’aumento, questo slitterà al massimo di una mensilità e, dunque, avremo una partenza a pieno ritmo già da aprile. Quali sono le nuovissime aliquote Irpef? Con l’approvazione della Legge di Bilancio 2022 abbiamo delle nuove aliquote Irpef con nuovi punti percentuali sulle fasce di reddito: fino a 15.000 € viene applicata l’aliquota del 23%; tra i 15.000 € e i 28.000 € l’aliquota del 25%; dai 28.000 € ai 50.000 € viene applicata l’aliquota del 35% e, infine per i redditi sopra i 50.000 € avremo un’aliquota del 43%.

Pensione marzo 2022, l’anticipo presso gli uffici di Poste Italiane

Arriviamo, ora, alle erogazioni. Quando saranno pagate le pensioni marzo 2022? Sappiamo che le pensioni vengono pagate dall’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale per poi essere distribuite da Poste Italiane direttamente nei suoi uffici – eccezion fatta per coloro che ricevono la pensione direttamente nel proprio conto corrente bancario, che possono evitare di andare a ritirarla fisicamente. È dallo scoppio della pandemia, con il primo lockdown, nel marzo 2020 che le pensioni vengono pagate in anticipo, il mese prima di quello di competenza, secondo un calendario prestabilito, basato sull’ordine alfabetico. Tale erogazione, ormai, continua da due anni per proteggere la fascia più debole della popolazione, gli anziani, da un eventuale contagio. Presso gli uffici postali, infatti, molto spesso si creano degli assembramenti che possono essere un veicolo di diffusione del virus. E così, per gli ultimi cinque o sei giorni del mese, gli anziani si recano presso le poste, secondo giornate prestabilite, per ritirare i propri trattamenti pensionistici. E così succederà anche per le pensioni marzo 2022, che verranno pagate nell’ultima settimana del mese di febbraio 2022. Secondo l’ordinanza del 21 gennaio 2022 della Protezione Civile, la numero 849, le pensioni marzo 2022 verranno pagate presso gli uffici postali da mercoledì 23 febbraio 2022 fino a martedì 1° marzo 2022.

La scaletta non è ancora stata pubblicata ma, molto probabilmente, sarà la seguente:

  • 23 febbraio 2022 – mercoledì – lettere A e B
  • 24 febbraio 2022 – giovedì – lettere C e D
  • 25 febbraio 2022 – venerdì – lettere E fino a K
  • 26 febbraio 2022 – sabato solo al mattino – lettere L fino a O
  • 28 febbraio 2022 – lunedì – lettere P fino a R
  • 1° marzo 2022 – martedì – lettere S fino a Z
Ricordiamo che l’erogazione dei trattamenti pensionistici presso gli uffici postali può variare da città a città a seconda che ci siano più o meno abitanti. In città o comuni con meno abitanti, infatti, potremo avere un calendario più breve, viceversa, con un numero elevato di abitanti, si potrà optare per consegnare le pensioni anche mercoledì 2 marzo. Le pensioni marzo 2022 per chi le riceve sul conto corrente bancario verranno erogate il primo giorno bancabile del mese di competenza, martedì 1° marzo 2022. Anche per le pensioni marzo 2022 rimane valida la collaborazione tra Arma e Poste Italiane per la consegna a domicilio della pensione agli over 75. Partita anch’essa nel 2020 dopo lo scoppio della pandemia. Ricordiamo, infine, che tutti coloro che dovranno recarsi presso gli Uffici Postali per prelevare le proprie pensioni marzo 2022 dovranno essere in possesso del Green Pass di base, se non vaccinati o guariti. Gli anziani vaccinati o guariti, infatti, potranno esibire il Super Green Pass all’entrata degli uffici di Poste Italiane, mentre gli altri dovranno mostrare il certificato riferito ad un esito negativo ad un tampone molecolare o antigenico, validi rispettivamente 72 e 48 ore. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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