NAPOLI. Manfredi emana la sua ordinanza ma la città non ci sta e corre ai ripari prima dell'entrata in vigore delle nuove regole. Si avvicina, infatti, l'entrata in vigore dell'ordinanza contro la "malamovida" del sindaco Gaetano Manfredi, così come stanno per passare dalle parole ai fatti anche coloro i quali non sono d'accordo con la strada intrapresa dall'amministrazione, ovvero la chiusura anticipata dei locali che rientrano in determinate zone della città.

La Fipe Confcommercio

Infatti, come riporta Napolitoday, ha presentato ricorso al Tar contro il provvedimento, definendolo "inaccettabile sia dal punto di vista tecnico giuridico che dell’efficacia". Il presidente Massimo Di Porzio Ha definito il provvedimento "liberticida" e ha sottolineato che non esiste nulla di simile nel resto del paese. Si tratta, per Di Porzio, di un'ordinanza che "mortifica la vocazione turistico-ricettiva della nostra città ed elimina uno dei tratti caratterizzanti del nostro popolo che è l’accoglienza". Inoltre pensa che ritenere "il provvedimento sia risolutivo della problematica della cosiddetta malamovida è una vana speranza".

L'applicazione dell'ordinanza

Oltre, a questo punto, alla possibilità di una sospensiva del Tar, l'ordinanza deve anche fare i conti con le difficoltà che possono sorgere nella sua concreta applicazione. Ieri c'è stato un incontro in questura tra i vertici di polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia municipale e metropolitana, con "massimo disponibilità" di tutte le forze in campo, le quali però dovranno predisporre controlli reali e complessi tra pattuglie e uomini in borghese. La municipale ha pubblicato ieri un interpello ai suoi agenti alla ricerca di adesioni per servizi dopo mezzanotte, servizi con 2 o 3 ore di lavoro straordinario.

L'ordinanza

L'ordinanza è valida in cinque macro aree cittadine, cioè quelle maggiormente interessate dal fenomeno della vita notturno: la zona di Chiaia-Posillipo, quella di Bagnoli ed in particolare di via Coroglio, del Vomero, del Centro storico, e della Ferrovia. Con controlli previsti ai loro "varchi", il provvedimento comporta lo stop alla musica a mezzanotte, e la chiusura dei locali all’una di notte durante i giorni feriali e alle due durante i festivi.

Le critiche da De Ma a Saviano

Numerose le voci critiche che si sono levate nei riguardi della misura voluta dalla giunta Manfredi. L'ex sindaco Luigi de Magistris ha sottolineato degli aspetti a suoi dire "inquietanti" che la caratterizzano. "Il primo - spiega l'ex numero uno di Palazzo San Giacomo - dopo due anni di chiusura per la pandemia, è che punisce i locali che hanno aperto e che sono frequentati. Il secondo è la funzione rieducativa che l'ordinanza si attribuisce. Il Comune non è una comunità educante, non è fatto di pedagoghi, deve amministrare e far rispettare le regole, non definire come i cittadini devono trascorre il tempo libero". Sulla stessa linea anche lo scrittore Roberto Saviano. Anche l'autore di Gomorra si dice "trasalito" nel leggere il passaggio in cui l'ordinanza parla di “processo rieducativo orientato a radicare diverse abitudini orarie”. "Se questi sono i progressisti - chiosa - non oso immaginare cosa possano fare gli altri".(Napolitoday) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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