CAMAIORE. Ancora una giovane vita stroncata, ancora una giovane mamma stroncata all'improvviso. Una notizia di quelle a cui non vorresti mai credere, che non accetti, soprattutto per chi la conosce da anni.

Era ancora una ragazzina quando il padre Stefano

Fu ucciso con 15 colpi di pistola sotto casa a Camaiore. Si è battuta per ottenere giustizia per anni, fino alla sentenza di Cassazione. E dal quel giorno di tanti anni fa, era febbraio 2011, mai si è dimenticata la data dell’assassinio, scrivendo alla stampa tutto il suo dolore per la perdita del babbo.

Stella

Da pochi mesi, si era sposata con il suo grande amore, Nicola, ed era felice della piccola Gioia, nata da quell’unione che aveva riportato serenità in una famiglia sulla quale il destino si è accanito ferocemente. A trovarla senza vita è stato il marito. Stella era a letto, lui ha provato a svegliarla, ma non si muoveva. Ed è scattato l’allarme, ma ogni soccorso per rianimarla è stato vano. Sul corpo della giovane madre è stata disposta l’autopsia, che verrà eseguita a Lucca. Molti i messaggi sui social per questo immenso dramma.

I fatti e i messaggi di cordoglio

Le decine di foto con la sua bimba, 18 mesi, nata prematura e coltivata come un fiore, non a caso cosi’ chiamata, dopo anni di tribolazioni e processi per ottenere giustizia. Quelle persone insomma, che per maniere e percorso, creano spontanea empatia specie in un paese come Camaiore, perché hanno sofferto e non auguri loro che del ‘bene’. Invece il destino si è accanito. Occhi scuri come i lunghi capelli, magra, sbarazzina e vivace: ogni giorno la incontravi con il passeggino con sua la bimba, insieme a Serena, alla mamma e alla nonna: ha lavorato in vari locali, tra cui il bar a Malborghetto per anni. Tre donne che si sono dovute arrangiare, anche perché finora non hanno avuto un euro di risarcimento per la morte di Stefano. Ieri intorno alle 14 il medico legale, dottor Stefano Pieroni, si è recato nell’abitazione per verificare le cause del decesso. Pare che Stella sabato sera, sul tardi, fosse rimasta sul divano dicendo che non si sentiva bene, invitando il marito e la piccola a coricarsi nella camera al piano di sopra per poi raggiungerli. E, al mattino, la tremenda scoperta di Nicola, sul divano, al piano terra della casa: il magistrato, dottor Polino, ha ordinato l’autopsia sulla salma. Una giovane vita, già tartassata, fragile e sensibile, ricominciata e riconquistata, che in un attimo se ne va. Decine i messaggi sui social, ricchi di affetto e parole dolcissime. (Luccaindiretta/LaNazione) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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