L’assegno unico universale è diventato operativo a marzo con i primi pagamenti. Per chi non ha fatto in tempo si possono recuperare gli arretrati
A marzo sono stati erogati i primi pagamenti dell’assegno unico universale, il nuovo strumento a sostegno delle famiglie con
figli a carico. Lo strumento sostituisce l’assegno familiare e gran parte delle
detrazioni previste per i figli a carico. La misura cambia le modalità di erogazione rendendo più semplificato l’aiuto alle famiglie.
Infatti, il rapporto è diretto con l’ente erogatore, ossia l
‘Inps al quale va inoltrata la domanda per ricevere poi direttamente sull’Iban i
pagamenti. Non c’è più il passaggio intermedio con il datore di lavoro e la busta paga. Inoltre, è previsto un vantaggio economico per famiglie numerose e redditi bassi.
Assegno unico INPS, come ottenere gli arretrati
La domanda per ottenere l’assegno unico universale a marzo andava inoltrata da
gennaio al 28 febbraio 2022. Tuttavia, l’Inps ha ricordato che è possibile ottenere gli arretrati in caso di inoltro della domanda ad una data successiva al
28 febbraio. Per avere gli arretrati basta inoltrare la domanda e in automatico saranno erogati.
Esiste, tuttavia, un limite massimo di tempo oltre il quale si perderà il diritto agli arretrati. Si tratta del
28 giugno. Le domande inoltrate entro questa data avranno per effetto l’erogazione del mese corrispondente più gli arretrati a partire da febbraio. Se si inoltra la domanda dopo questo limite, si avrà diritto soltanto alla
mensilità di riferimento alla data della domanda.
L’ente
erogatore ha ricordato in più di una occasione attraverso i suoi canali di comunicazione che l’intestatario dell’iban indicato nella domanda deve essere corrispondente al richiedente. In caso di errore o non
corrispondenza non sarà erogato l’assegno.
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