GUERRA UCRAINA. Le forze russe in Ucraina hanno iniziato il ritiro dalla zona della centrale nucleare di Chernobyl. Lo ha detto il Pentagono. Secondo fonti della difesa americana, "l'area della centrale nucleare, occupata dai russi dal 24 febbraio, è una delle zone che le truppe di Mosca stanno lasciando per riposizionarsi in Bielorussia". "Non possiamo ancora dire se ne siano andati tutti", ha precisato il funzionario del Pentagono.
Pentagono: riposizionato 20% forze russe intorno Kiev
Secondo il portavoce del Pentagono John Kirby l'allontamento delle truppe russe da Kiev è un "riposizionamento" e non un ritiro che consentirà a Mosca di concentrare gli sforzi verso altre parti dell'Ucraina.
Soltanto il 20% dei gruppi delle dimensioni di un battaglione di stanza vicino alla capitale ucraina hanno "iniziato il riposizionamento" verso Nord, forse diretti in Bielorussia. "Se i russi stanno facendo sul serio sulla descalation dovrebbero rimandarli a casa", ha detto Kirby. La maggior parte delle truppe che si sta spostando a Nord sono quelle che si trovavano all'aeroporto di Hostomel, teatro degli scontri dei primi giorni di guerra.
Kirby ha affermato che se la Russia fosse seriamente intenzionata a una riduzione dell'escalation, dovrebbe inviare quelle forze "al loro quartiere generale nazionale" e che le forze russe stanno ancora attaccando Kiev "con bombardamenti, fuoco di artiglieria e attacchi aerei". Il portavoce ha poi sottolineato che il Pentagono sta assistando in particolare al riposizionamento delle truppe che puntavano su Kiev da Nord e Nord-Ovest, nonche' di alcuni contingenti dispiegati contro Chernihiv e Sumy, che sarebbero entrati in Bielorussia. Kirby ha infine affermato di aver visto l'esercito russo "molto attivo" nel Donbass, dove sarebbero presenti fino a mille mercenari del Gruppo Wagner.
Ucraina, Zelensky: "Combatteremo per ogni metro della nostra terra"
"Combatteremo per ogni metro della nostra terra, combatteremo per ogni singola persona". Ad affermarlo in un video è il presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelensky spiegando che l'allontanamento delle truppe russe è legato al lavoro delle forze ucraine. Nello stesso tempo, rileva, "vediamo un aumento dei militari nel Donbass e per questo siamo pronti. Non ci fidiamo di nessuno, perché c'è una situazione reale sul campo di battaglia e ora questa è la cosa più importante. Combatteremo per ogni metro della nostra terra", rileva il presidente ucraino.
Kiev: bombe al fosforo sulla città orientale di Marinka
Le autorità ucraine hanno accusato di nuovo le forze russe di aver sparato bombe al fosforo nella cittadina di Marinka, nell'Ucraina orientale. "I russi hanno usato di nuovo bombe al fosforo oggi a Marinka" (diecimila abitanti prima dell'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio), ha detto il capo dell'amministrazione militare della regione di Donetsk, Pavel Kyrylenko. "Una dozzina di incendi (causati da questi proiettili, ndr) sono stati localizzati e posti sotto controllo dal personale del Servizio nazionale per le situazioni di emergenza", ha proseguito Kyrylenko spiegando che "anche le città di Georgievka, Novokolinovo e Otcheretino sono state bombardate", anche se non ha fornite dettagli sulle munizioni utilizzate.
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