GUERRA UCRAINA. Secondo Jeremy Fleming, direttore del GCHQ, l'Agenzia britannica per l'intelligence, il presidente russo Vladimir Putin avrebbe valutato male la situazione in Ucraina e alcuni soldati russi si sono rifiutati di eseguire gli ordini. Lo ha dichiarato. "Abbiamo visto soldati russi, a corto di armi e morale, rifiutarsi di eseguire gli ordini, sabotare il proprio equipaggiamento e persino abbattere accidentalmente il proprio aereo", ha spiegato, senza specificare quando o dove ciò è avvenuto. Guerra Ucraina, Mosca: pronti a un cessate il fuoco temporaneo a Mariupol. Domani nuovi colloqui GUERRA UCRAINA. Kiev deve però soddisfare determinate condizioni, fanno sapere fonti militari russe. Se accetta, si potrà aprire dalle 10 di questa mattina un corridoio umanitario verso Zaporizhzhya. Un funzionario ucraino, intanto, annuncia che domani riprenderanno i negoziati online. Zelensky a Biden: "Siamo a un punto di svolta, ma servono più armi, sanzioni e aiuti". Gli Stati Uniti invitano gli alleati a isolare la Russia e affermano: "Putin è male informato dai suoi 007". Il governo Draghi pone la fiducia sul decreto Ucraina. La Russia si dice pronta a un cessate il fuoco temporaneo a Mariupol, ma l'Ucraina deve accettare determinate condizioni. Solo così si potrà aprire un corridoio umanitario verso Zaporizhzhya dalle 10 di questa mattina.

Lavrov

Spiega che Mosca ritiene "inaccettabile" la presenza di infrastrutture Nato o americane nei Paesi vicino all'Afghanistan. Intanto, un funzionario ucraino annuncia che domani riprenderanno i negoziati online. Zelensky parla con Biden: "Siamo a un punto di svolta, ma servono più armi, sanzioni e aiuti".

Gli Stati Uniti invitano gli alleati a isolare la Russia e affermano:

"Putin è male informato dai suoi 007". Il rublo recupera sul dollaro e torna ai valori pre-bellici. Il governo Draghi ha posto la fiducia sul decreto Ucraina, al voto stamattina in aula al Senato.

Russia: "Inaccettabile presenza di Usa o Nato vicino Afghanistan"

La Russia ha affermato di considerare "inaccettabile" la presenza di qualsiasi infrastruttura militare statunitense o Nato nei paesi dell'Asia centrale al confine con l'Afghanistan: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, secondo quanto riportato dalla Tass. Lo ha detto alla terza conferenza ministeriale dei Paesi vicini all'Afghanistan (Russia, Cina, Iran, Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan) in corso in Cina. Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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