MASCHERINE. Altro che stop al 1 maggio, cambia tutto un'altra volta. Mentre cresce il dibattito tra gli esperti sull’utilità, o meno, di continuare ad utilizzarle, ad esempio, sul posto di lavoro, sui trasporti, treni, aerei, bus, tram e metropolitane, e poi al cinema o a teatro, si fa sempre più strada l’ipotesi che dopo il 30 aprile l’obbligo di indossarle possa rimanere.
Mascherine, stop in bar e ristoranti
Come riporta Il Mattino, sarà il governo a stabilire con un nuovo decreto, dopo aver convocato la cabina di regia, se continuare ancora ad indossarle obbligatoriamente e dove. E, poi, per quanto tempo ancora.
La decisione potrebbe arrivare già domani: il Consiglio dei ministri, convocato per dare il via libera a nuovi aiuti a imprese e famiglie, nonché a un nuovo pacchetto energia, potrebbe decidere una proroga di qualche settimana dell’uso obbligatorio delle mascherine al chiuso.
Tutto questo mentre il virus non allenta la sua presa: sono 29.575 i nuovi casi di Covid registrati nelle ultime 24 ore in Italia e 146 le vittime. Emerge dai dati aggiornati sui contagi. Il totale delle vittime dall’inizio della pandemia sale così a 162.927 mentre i casi totali sono 16.191.323.
LE nuove REGOLE in arrivo
Nel frattempo, dal 1° maggio cambiano le regole per il Green pass. Il governo potrebbe suggerire alcune linee di indirizzo, come, ad esempio, che il Green pass resti obbligatorio per entrare negli ospedali e nelle strutture sanitarie.
Dal 1° maggio, tuttavia, non sarà più necessario esibire il Green pass per entrare nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici, bar e ristoranti. Unica eccezione, «gli esercenti le professioni sanitarie e dei lavoratori negli ospedali e nelle Rsa per cui resta la sospensione dal lavoro per chi non si vaccina, fino al 31 dicembre».
Niente più certificazione verde
Quindi, per accedere nelle mense, agli spettacoli al chiuso (cinema, teatri), agli eventi sportivi, ai centri benessere, alle attività sportive al chiuso (negli spogliatoi), a convegni e congressi, ai corsi di formazione, alle aule universitarie, ai centri culturali, sociali e ricreativi, ai concorsi pubblici, alle sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, ai colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari, alle feste al chiuso e discoteche, sui mezzi di trasporto.
L'uso delle mascherine: dove sarà ancora obbligatorio
Per quanto riguarda le mascherine, al lavoro dovrebbe essere mantenuto l’obbligo del loro uso ancora per qualche settimana, ad esempio, negli uffici pubblici dove, andrà deciso se basterà la mascherina chirurgica o sarà ancora richiesta la Ffp2.
Per quanto riguarda i lavoratori del settore privato, invece, l’obbligatorietà dell’uso della mascherina al chiuso dovrebbe lasciare spazio alla discrezionalità del datore di lavoro, che dovrebbe valutare, caso per caso, se far indossare o meno la mascherina ai lavoratori. Sui trasporti, invece, dovrebbe restare l’obbligatorietà dell’uso della mascherina Ffp2.
E l’indicazione dell’obbligatorietà potrebbe rimanere anche per aerei, treni e navi. Anche nei cinema, teatri, sale concerto e discoteche potrebbe essere mantenuta l’obbligatorietà dell’uso della mascherina. «L’abolizione delle mascherine nei musei? Sono d’ accordo, ma decideremo per il meglio con il governo e i tecnici», ha detto il ministro della Cultura Dario Franceschini. Nei bar e ristoranti, invece, dovrebbe essere rimosso l’obbligo della mascherina anche al chiuso, così come dovrebbe avvenire allo stadio, mentre nei palazzetti dello sport dovrebbe essere mantenuto.
La proroga
L’utilizzo delle mascherine al chiuso, in scadenza il 30 aprile, dunque, potrebbe essere prorogato «in alcuni casi, come su mezzi di trasporto quali aerei e treni, ma anche negli ospedali, nelle Rsa e in alcuni uffici a particolare rischio di assembramento», dice il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri.
La proroga, precisa, «sarebbe di qualche settimana, in assenza di cambiamenti della situazione epidemiologica. Ad ogni modo prevedo un’estate senza l’utilizzo delle mascherine».
Dello stesso avviso Walter Ricciardi, docente di Igiene e Medicina preventiva all’Università Cattolica e consulente del ministro della Salute Roberto Speranza: «Ho suggerito prudenza al ministro Speranza, e di utilizzare le mascherine in tutti i luoghi chiusi a causa dell’estrema contagiosità dell’attuale variante dominante del Covid e della sua intensa circolazione».(IlMattino)
Seguici sul nostro canale Youtube
41esimoparallelo
Segui il nostro canale Google News
41esimoparallelo
Attiva le notifiche su
41esimoparallelo.it