Bari. Arriva "machine perfusion" per salvaguardare organi da trapiantare. L'innovativo macchinario permette di migliorare la qualità degli organi prima del trapianto.
Come funziona la macchina
Attraverso la perfusione dinamica ossigenata, superando così i limiti della conservazione in ghiaccio per permettere di aumentare gli organi idonei e contribuire a ridurre le liste d'attesa.
È il nuovo approccio trapiantologico del Centro Regionale Trapianti possibile grazie a tre nuovi dispositivi di cui si è dotato il Policlinico di Bari per la perfusione dinamica.
Sono stati utilizzati per la prima volta in Puglia il 3 maggio per perfondere due reni di un donatore di 69 anni, deceduto per cause cerebrovascolari a Brindisi. A eseguire il trapianto sono stati i chirurghi dell'unità operativa di urologia Michele Tedeschi, Carlos Miacola, Marco Spilotros, Matteo Matera e Gaetano Palella, ed i professori Giuseppe Lucarelli e Michele Battaglia. Nelle ultime 48 ore sono stati perfusi altri 4 reni provenienti da due donatori rispettivamente di 81 e 71 anni.
Le dichiarazioni del team medico
"Grazie a questa nuova apparecchiatura, il centro trapianti di Bari potrà sfruttare un'avanzata tecnologia per il miglioramento della qualità degli organi prima del trapianto, riducendo così i tempi di ischemia e di attesa ed offrendo una risposta concreta a questa rilevante emergenza per la sanità pubblica", spiega il Loreto Gesualdo, coordinatore del Centro regione trapianti.
In Italia, infatti, nonostante i recenti progressi nelle tecniche chirurgiche e terapie immunosoppressive, solo un terzo dei pazienti in lista d'attesa ha accesso ogni anno al trapianto. L'approccio multidisciplinare caratterizza l'uso di questa nuova apparecchiatura che ha impegnato equipe di chirurghi, perfusionisti, nefrologi, urologi, ricercatori del Policlinico di Bari ed ingegneri biomedici del team Aferetica.
"L'effetto benefico della perfusione meccanica - aggiunge Gesualdo - è la diminuzione del cosiddetto danno da ischemia-riperfusione. Rispetto alla classica conservazione in ghiaccio, la perfusione dinamica consente la valutazione dell'idoneità funzionale dei reni al trapianto grazie alla misurazione di parametri come le resistenze, il flusso e la pressione. La perfusione riduce significativamente il rischio del rigetto e della ritardata ripresa funzionale degli organi".
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