Era a casa, nella "sua" Campobello di Licata, e non aveva nessuna intenzione di uscire. Nonostante fosse sabato, Angelo Scardaci - il diciannovenne che ha perso la vita nell'incidente stradale che, stanotte, si è registrato sulla statale 123 - non aveva programmato nulla. Negli ultimi tempi, non andava a lavorare neanche in occasione dei week end perché l'anno scolastico era ormai agli sgoccioli e si stava concentrando sullo studio e l'imminente esame di maturità all'istituto alberghiero Angelo Di Rocco di Caltanissetta. Alcuni amici lo hanno però chiamato e convinto ad uscire e a trascorrere una serata diversa. Una serata che era stata, inevitabilmente a 19 anni, di svago e divertimento. Angelo Scardaci - che non guidava l'Opel Corsa rimasta coinvolta nell'incidente stradale, ma era trasportato - assieme ai suoi tre amici erano sulla strada del ritorno verso Campobello. Erano stati a Canicattì dove, appunto, avevano trascorso la serata. Poi, si erano messi in macchina per far rientro a casa. Ma si è, purtroppo, consumata la tragedia. Della ricostruzione della dinamica si stanno occupando, già da stanotte, i carabinieri della compagnia di Licata. Il diciannovenne era l'unico figlio di una coppia di commercianti, molto conosciuti e stimati in tutta Campobello di Licata. Così come era voluto bene Angelo Scardaci, "un bravissimo ragazzo", "un giovane diligente e puntiglioso" - così è stato descritto da alcuni suoi concittadini - . La comunità - quella di Campobello - già stanotte è venuta a conoscenza del grave incidente stradale e, stamani, al risveglio, ha appreso della tragedia. L'intero paese è, in queste ore, sopraffatto dallo sgomento e sotto choc. "Appena ho saputo del grave incidente stradale sono accorso subito lungo la statale 123 - ha raccontato il sindaco uscente di Campobello di Licata, Gianni Picone - . Ho visto scene terribili e strazianti, immagini che non dimenticherò mai. Inizialmente, a causa del gran numero di feriti, non sapevamo neanche dove, in quale ospedale, fosse stato portato Angelo. Poi abbiamo appreso che era stato dirottato al pronto soccorso di Licata e non a Canicattì. Risultava essere gravemente ferito - ha concluso, commuovendosi, Gianni Picone -, ma in tutti noi c'era un filo di speranza .... ". Fonte: Agrigento Notizie Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it

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