BONUS 150 EURO. Il bonus 150 euro, approvato da pochi giorni in Consiglio dei Ministri, sta già facendo parlare di sé. Di che si tratta, quando arriva, a chi spetta? In questo articolo vediamo in particolare come funziona il bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza e quali sono gli altri destinatari del sussidio Mentre qualcuno sta ancora aspettando il bonus 200 euro del primo e secondo Decreto Aiuti, con il Decreto Aiuti ter è stato introdotto il bonus 150 euro, destinata a famiglie e imprese per contrastare questo periodo di crisi economica ed energetica.

Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza: cos’è e come funziona

Il bonus 150 euro è stato introdotto lo scorso 16 settembre 2022, in occasione dell’approvazione in Consiglio dei Ministri del Decreto Aiuti ter, o terzo Decreto Aiuti. Analogamente ai primi due decreti legge, anche il Decreto Aiuti ter, disponibile al momento nella versione in bozza, il documento contiene una serie di misure e provvedimenti a supporto in particolare delle imprese in difficoltà (incluse le piccole attività come bar e ristoranti) e delle famiglie con redditi bassi. Tra gli aiuti previsti, la novità che ha fatto più scalpore è l’erogazione di un nuovo bonus una tantum, questa volta di 150 euro anziché 200, destinato a una platea di circa 22 milioni di persone. Secondo le notizie giunte finora, il bonus 150 euro dovrebbe seguire lo stesse orme del precedente, con qualche piccola differenza dal punto di vista dei requisiti. In base alle dichiarazioni del ministro dell’Economia, Daniele Franco, la misura ha un valore di 3 miliardi di euro e spetta una volta sola a lavoratori dipendenti e autonomi, pensionati, invalidi, percettori di Reddito di Cittadinanza e alle altre categorie destinatarie del bonus 200 euro. Tuttavia il reddito relativo al 2021 non deve essere superiore a 20.000 euro. Come per il bonus 200 euro, anche il bonus 150 euro ha queste caratteristiche:
  • spetta una volta sola per beneficiario (una tantum);
  • non costituisce reddito ai fini fiscali;
  • non è cedibile, né sequestrabile, o pignorabile;
  • non costituisce reddito né ai fini fiscali, né ai fini della corresponsione di prestazioni previdenziali ed assistenziali.

Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza: a chi spetta e come averlo

Come dicevamo, tra i destinatari della nuova indennità una tantum, introdotta solo da qualche giorno, vi sono anche i nuclei percettori di Reddito di cittadinanza. In particolare, secondo la bozza del Decreto Aiuti ter in cui sono inserite le prime informazioni relative al bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza, questo sussidio spetterebbe a:
  • chi è titolare della misura anti-povertà nel mese di novembre 2022; i nuclei familiari in cui non sia presente un beneficiario dell’indennità in qualità di lavoratore dipendente;
  • i nuclei familiari in cui non siano presenti soggetti titolari di altre condizioni o trattamenti che danno accesso al bonus 150 euro.
In poche parole, vale lo stesso principio utilizzato per il bonus 200 euro ai percettori di Rdc. Per quanto riguarda la modalità di erogazione del bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza, in presenza dei requisiti appena descritti, non ci sarà bisogno di fare alcuna domanda. L’indennità sarà pagata in automatico sulla carta Rdc, congiuntamente alla ricarica di novembre 2022. Inoltre, per il momento sembrerebbe che il bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza spetti anche a coloro che nel mese di novembre 2022 hanno la sospensione del sussidio dopo i 18 mesi. Ovviamente, informazioni certe in merito si avranno solo con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge.

Bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza: requisiti e destinatari

Ora che abbiamo chiarito a chi spetta e come funzione il bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza, vediamo quali sono gli altri destinatari della nuova indennità per imprese e famiglie e quali i requisiti da rispettare. Come anticipato in precedenza, il bonus sarà erogato per lo più alle stesse categorie considerate per il bonus 200 euro. In particolare, potranno accedere al bonus 150 euro questi soggetti:
  • lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato, che abbiano un reddito complessitvo relativo al 2021 non superiore a 20mila euro e che abbiano una retribuzione imponibile nella competenza di novembre non superiore a 1.538 euro. Il bonus 150 euro sarà erogato anche a quei lavoratori interessati da eventi con copertura di contribuzione figurativa dall’INPS;
  • pensionati, che abbiano la residenza in Italia e che siano titolari di uno o più trattamenti a carico di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria, di pensione o assegno sociale, di pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordi, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, con decorrenza entro il 1° ottobre 2022. Anche in questo caso, il reddito personale assoggettabile a IRPEF (al netto dei contributi previdenziali e assistenziali) non deve superare i 20.000 euro;
  • disoccupati, titolari di indennità di disoccupazione Naspi e Dis-Coll e disoccupazione agricola a novembre 2022;
  • collaboratori domestici, che abbano in essere uno o più rapporti di lavoro alla data dell’entrata in vigore del Decreto Aiuti Ter;
  • titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.), che abbiano contratti attivi alla data di entrata in vigore del primo Decreto Aiuti, ossia il 18 maggio 2022, e che siano iscritti alla Gestione separata. Resta il limite reddituale di 20.000 euro;
  • lavoratori intermittenti e stagionali, che abbiano svolto prestazioni per almeno 50 giornate e con un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro;
  • lavoratori e lavoratrici dello spettacolo, iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo che abbiano versato almeno 50 contributi giornalieri. Inoltre devono avere un reddito derivante dai rapporti indicati non superiore a 20.000 euro per il 2021;
  • lavoratori autonomi, privi di partita IVA, non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, che siano stati titolari di contratti autonomi occasionali riconducibili alle disposizioni di cui all’articolo 2222 del codice civile (contratto d’opera). Per il 2021 deve risultare l’accredito di almeno un contributo mensile. Inoltre devono essere già iscritti alla Gestione Separata alla data del 18 maggio 2022;
  • lavoratori stagionali del turismo e degli stabilimenti termali, dello spettacolo e dello sport, che siano beneficiari di una delle indennità previste dall’articolo 10 commi da 1 a 9 del decreto-legge 22 marzo 2021 n. 41 (indennità Covid);
  • autonomi e i professionisti con partita IVA, che nel 2021 abbiano percepito un reddito complessivo non superiore a 20.000 euro;
  • incaricati alle vendite a domicilio, che nell’anno 2021 abbiano un reddito derivante dalle attività di vendita a domicilio superiore a 5.000 euro, siano titolari di partita IVA attiva ed iscritti alla Gestione separata alla data del 18 maggio 2022;
  • assegnisti e dottorandi di ricerca, che abbiano contratti attivi al 18 maggio 2022, siano iscritti alla gestione separata INPS, non siano titolati di ad altre forme di previdenza obbligatorie o di pensione;
  • percettori di Reddito di Cittadinanza, che non abbiano ottenuto il bonus 150 euro in qualità di altre categorie di soggetti.
In merito alle modalità di erogazione del bonus, abbiamo visto che il bonus 150 euro sul Reddito di cittadinanza sarà erogato in automatico insieme alla mensilità di novembre 2022. Oltre ai percettori di Rdc, riceveranno l’indennità in automatico anche le altre categorie che seguivano la stessa modalità con il bonus 200 euro, quindi pensionati, lavoratori del settore pubblico, disoccupati e altri. I dipendenti privati, invece, dovranno compilare un’autodichiarazione per il datore di lavoro, mentre tutti gli altri dovranno presentare domanda apposita per richiedere il bonus.(TheWam) Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo Segui il nostro canale Google News 41esimoparallelo Attiva le notifiche su 41esimoparallelo.it
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