Scampia, oggi si inaugura la nuova sede della Federico II: "Si cambia la narrazione di questi luoghi"
SCAMPIA (NAPOLI). Ci sono voluti 16 anni per vedere finalmente l’università a Scampia, quartiere della periferia nord di Napoli. Oggi il taglio del nastro segnerà l’avvio dell’anno accademico per gli studenti del corso di laurea della Scuola di Medicina e chirurgia dell’Università di Napoli Federico II.
Un progetto costato 51milioni di euro finanziato con fondi del Comune di Napoli (proprietario della struttura, concessa in comodato d’uso alla Federico II) e del Fondo sviluppo e coesione, attraverso un accordo quadro firmato con la Regione Campania.
L’università sorge nell’area che un tempo ospitò la Vela H, edificio del complesso residenziale realizzato a cavallo tra gli anni ’60 e ’70. Le vele sarebbero state il centro di una comunità intera, all’interno della quale le famiglie residenti si sarebbero integrate. Una città ‘ideale’, con ampi spazi verdi, andata, però in frantumi nello scontro con la realtà.
Il terremoto dell’Irpinia del novembre 1980 spinse molte famiglie rimaste senza casa a occupare, anche abusivamente, gli alloggi rimasti vuoti. ‘Occupazioni’ divenute stabili nel tempo mentre tutto intorno cresceva e metteva radici una camorra feroce e violenta. E le vecchie denominazioni delle vele, con lettere dell’alfabeto, sostituite dai colori: rossa, la gialla, la verde, la celeste.
Il protocollo d’intesa per la realizzazione a Scampia dell’università fu siglato dall’allora presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, dall’ex sindaca di Napoli, Rosa Russo Iervolino e dall’ex rettore Guido Trombetti, presidente della Crui.
Un progetto, quello del rilancio di Scampia, accolto anche dalla successiva giunta regionale di centrodestra, guidata da Stefano Caldoro, nella cui squadra di governo entrò lo stesso Trombetti, con la delega all’Università. E, dopo la Iervolino, accolta con favore anche dal sindaco arancione Luigi de Magistris, attraverso la convenzione tra il Comune di Napoli e l’Università degli Studi di Napoli Federico II per la concessione in comodato d’uso del Polo di Scienze infermieristiche della Federico II a Scampia. “L’università per Scampia per cambiare la narrazione di un quartiere che era solo camporra”, ha commentato oggi il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.
Da domani a 330 studenti sarà consegnato un edificio di 7 piani. 4 saranno dedicati alla didattica, 1 ai laboratori e 2 all’area clinica che entreranno in funzione più avanti. L’idea è la stessa alla base del polo tecnologico della Federico II di San Giovanni a Teduccio. Quest'ultima oggi ospita la Deloitte, la Cisco, la Apple Developer Academy (ma solo per citarne alcune).
[sv slug="seguici"]