CAGLIARI. Nuovo crollo all'Università di Cagliari. Una parte del soffitto in cartongesso negli uffici Erasmus si è staccata. Al momento del cedimento, in ufficio erano presenti due dipendenti, illesi entrambi perché sono riusciti a spostarsi e a schivare i calcinacci. Dopo l'intervento dei vigili del fuoco, tutti i dipendenti sono stati mandati a casa e l'area è stata sbarrata in attesa dell'intervento dell'ufficio tecnico dell'Ateneo. Si tratta del secondo episodio a meno di tre giorni dal crollo dell'edificio che ospita la facoltà di lingue.
Cagliari - Edificio chiuso temporaneamente
Dopo il secondo crollo all'Università di Cagliari, la direzione ha diffuso un comunicato a tutto il personale affinché non si rechi nella struttura. "A seguito della segnalazione relativa al distacco di una piccola porzione di cartongesso posizionata all'intradosso del solaio di un locale ubicato presso gli uffici 'Ismoka' di Via San Giorgio 12, si interdice temporaneamente l'accesso a tutto il personale al suddetto locale e a quello soprastante fino a successiva comunicazione da parte della Direzione Investimenti, Manutenzione Immobili e Impianti", si legge nella comunicazione.
Cresce la rabbia
Dalla facoltà bocche cucite, anche se la rabbia che trapela è tanta, da parte di alcuni dipendenti che hanno saputo del crollo e della tragedia ancora una volta per fortuna solo sfiorata. Un episodio ancora più sconcertante perché accaduto a meno di tre giorni dal crollo dell'edificio che ospita la facoltà di Lingue: in quel caso, l'evento è stato molto più grave ma è avvenuto di sera, oggi invece è successo poco dopo le 9, in pieno orario lavorativo e con dipendenti presenti.
Cagliari - Gli indagati
Intanto continua l'indagine. Nel mirino dei pm figurano il rettore Francesco Mola, il direttore generale dell'Ateneo Aldo Urru, la dirigente del settore investimenti, manutenzione immobili e impianti Antonella Sanna e Agostino Zirulia del settore investimenti e manutenzioni edilizia e impianti.
L'audio shock alla lezione prima del primo crollo
"Sempre che non cada niente" si sente nettamente pronunciato dalla docente che stava tenendo la lezione quando, insieme agli studenti, aveva sentito scricchiolii provenienti dal soffitto. E girano sul web anche foto di crepe e segni, tanto che la polizia fa appello a chiunque sia in possesso di materiale di questo tipo affinché lo consegni in Questura. La frase della docente è stata pronunciata proprio il giorno del crollo. Due le lezioni di quel pomeriggio nell'edificio: Antropologia Culturale alle 16.30 e Teoria e Storia della traduzione, dalle 18 alle 19.30, un centinaio gli studenti presenti. Quello stesso giorno, alle 21.45, il crollo.
Pm affida la perizia all'ingegnere Cristina Onnis
Il sostituto procuratore di Cagliari Giangiacomo Pilia ha affidato l'incarico per la perizia martedì notte all'ingegnere Cristina Onnis. Novanta giorni è il tempo ritenuto necessario dal consulente della Procura per risalire alle cause che hanno provocato l'improvviso cedimento dell'ex aula magna di Geologia, che ospitava negli ultimi tempi i corsi triennali di Lingue. I quattro indagati - il rettore Francesco Mola, il direttore generale dell'ateneo Aldo Urru e i dirigenti Antonella Sanna e Agostino Zirulia - hanno, invece, incaricato l'ingegnere Mauro Medici. Intanto questa mattina si sta svolgendo un Consiglio di amministrazione straordinario dell'Ateneo di Cagliari per comunicazioni urgenti del rettore.
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