Camorra, approvato il protocollo tra Regione Campania e Ministero dell'interno: abbattuto immobile del boss Zagaria
CAMORRA. Abbattuto l'immobile dove catturato il boss del clan dei Casalesi Michele Zagaria. Approvato il protocollo d'intesa tra Regione Campania e Ministero dell'Interno, e il relativo finanziamento a carico della Regione, finalizzato all'abbattimento della struttura situata in via Mascagni a Casapesenna (Caserta), dove il capoclan si era rifugiato nel corso della sua latitanza.
Nell'ambito del progetto realizzato dai Vigili del Fuoco, è previsto il tombamento definitivo del bunker sotterraneo dove si nascondeva Zagaria.
Chi è Michele Zagaria
E' un mafioso italiano, boss dell'organizzazione camorristica del clan dei casalesi, e soprannominato Capastorta. Cresciuto tra le strade di San Cipriano d’Aversa, entra in giovane età a far parte della Camorra locale, diventando più tardi luogotenente della zona compresa tra San Cipriano d’Aversa e Casapesenna.
Oltre a essere il capo del clan dei casalesi, considerato il "re del cemento" a livello nazionale. I suoi interessi, negli appalti pubblici e non, partono dalla Campania per estendersi fino al Lazio, la Toscana, l'Umbria, l'Abruzzo, la Lombardia e, in particolare, l'Emilia-Romagna. Secondo le ultime rivelazioni dell'antimafia di Bologna, il clan di Michele Zagaria comanda la rete degli affari relativi al cemento in Emilia-Romagna.
Camorra - L'arresto
Ricercato dal 1995, dopo anni di indagini, il 7 dicembre 2011, il personale della III Sezione della Squadra Mobile di Napoli arrestò Michele Zagaria, scovato all'interno di un bunker di cemento armato, costruito sotto un'abitazione di Casapesenna.
Il blitz, scattato all'alba, terminò verso mezzogiorno quando il latitante, ormai senza più vie di fuga e senza elettricità, si arrese.
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