Reddito di cittadinanza 2023, ARRIVA LA NUOVA STRETTA: mazzata definitiva della Meloni. Ecco tutte le novità e chi rischia
Nuova definitiva stretta sul Reddito di Cittadinanza. Il sussidio è passato ad una fruizione di soli 7 mesi solo per coloro che sono considerati occupabili. Al rifiuto di un'offerta di lavoro si perde il sussidio e dal 2024 sarà definitivamente abolito.
Reddito di cittadinanza, nuova stretta
Nel frattempo, secondo alcune indiscrezioni, una nuova stretta potrebbe coinvolgere il Rdc nei prossimi mesi. Vediamo di cosa si tratta.
Dunque, anche nel 2023 le offerte di lavoro dovranno rispettare alcune condizioni: ad esempio dovranno essere attinenti a esperienze e competenze del beneficiario, e dovranno soddisfare alcune condizioni in merito a retribuzione e distanza.
Proprio per questi motivi, che hanno messo a rischio le stime di risparmio previste dalla Manovra, si attende una nuova stretta sul Rdc nelle prossime settimane.
Secondo quanto dichiarato dalla ministra del Lavoro, Marina Calderone, il governo non ha intenzione di cancellare il concetto di offerta di lavoro congrua, ma soltanto di rivederne alcuni aspetti.
Ad essere criticata è la parte relativa al fatto che l’offerta di lavoro debba essere attinente ad esperienze e competenze del beneficiario, poiché secondo quanto affermato dal sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon anche un laureato in cerca di lavoro è disposto “anche a fare il cameriere pur di avere un impiego”.
Dunque, il governo potrebbe intervenire presto intervenire a tal proposito, mantenendo due requisiti essenziali per ritenere un’offerta di lavoro adatta:
- la retribuzione, che deve essere almeno superiore alla quota minima erogabile a titolo di Rdc maggiorata del 10%. Lo stipendio, quindi, non può essere inferiore a 856 euro;
- la distanza tra residenza e lavoro, che nel caso della prima offerta non può superare gli 80 chilometri.