L'AQUILA. Matteo Messina Denaro, il boss della Mafia catturato dopo oltre trent'anni di latitanza, ha trascorso la prima notte in carcere, nella struttura di massima sicurezza dell'Aquila, "Le Costarelle" di Preturo, a pochi chilometri dal capoluogo d'Abruzzo, dove sara' sottoposto a tutte le cure necessarie per la patologia, il tumore al colon, di cui e' affetto.

All'Aquila e' arrivato a notte inoltrata dopo il trasferimento a bordo di C-130 dell'Aeronautica atterrato all'aeroporto di Pescara. Poi il viaggio verso L'Aquila, scortato dai carabinieri.

Il carcere dell'Aquila e' gia' attrezzato con una cella adibita a infermeria: qui Messina Denaro sara' curato, ma va chiarito che la stanza e' a disposizione di tutti gli altri detenuti che necessitano di interventi medici, non si tratta, insomma, di un trattamento particolare.

Non ci saranno, insomma, almeno in questa fase, trasferimenti verso l'ospedale San Salvatore del capoluogo.

A sovrintendere sull'operazione e sulle procedure anche il Garante abruzzese per i detenuti, Gianmarco Cifaldi: "Mi sono sincerato, in accordo e collaborazione con Asl e struttura penitenziaria, che tutto fosse a posto per garantire il diritto alla salute del detenuto".

Il carcere dell'Aquila e' stato scelto per una serie di ragioni, in primis logistiche e di sicurezza, perche' le vie d'accesso alla citta' sono facilmente monitorabili e bloccabili. In secondo luogo il penitenziario aveva disponibilita' di posti nell'ala riservata al 41bis, per i detenuti ristretti in condizioni di massima sicurezza.

Infine, fattore decisivo, la presenza in citta' di un centro oncologico ospedaliero di buon livello. E infatti stamattina Messina Denaro e' stato gia' visitato dai medici oncologi del posto, per avere notizie piu' certe sulla sua storia clinica e abbozzare un protocollo d'intervento.

L'equipe ha confermato la compatibilita' delle sue condizioni di salute con il regime detentivo. (AGI)

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