Usa. Funzionari Usa e taiwanesi hanno concluso oggi quattro giorni di colloqui con l'obiettivo di raggiungere un consenso su un nuovo accordo economico che, se pure contribuirà ad accrescere i contatti economici, corre il rischio di creare ulteriori tensioni con la Cina.

"Gli Stati uniti e Taiwan, sotto gli auspici dell'American Institute di Taiwan (AIT) e dell'Ufficio del rappresentante economico e culturale di Taipei negli Stati uniti (TECRO). Ternuto un round negoziale in presenza per l'Iniziativa Usa-Taiwan sul Commercio per il XXI secolo, a Taipei, tra il 14 e il 17 gennaio 2023", si legge nel comunicato diffuso dal Rappresentante Usa per il Commercio.

A guidare la delegazione americana, l'assistente rappresentante al Commercio Terry McCartin, con una serie di funzionari dai dipartimenti dell'Amministrazione Biden interessati a un eventuale accordo sul commercio.

Usa - quattro giorni a Taipei

"Durante il round negoziale di quattro giorni a Taipei, le parti hanno scambiato opinioni sui test proposti, che riguardano la facilitazione al commercio, l'anticorruzione, le piccole e medie imprese, le buone pratiche regolatorie e le regolamentazioni per i servizi", si legge nel comunicato.

"I funzionari - continua - hanno raggiunto un consenso in diversi settori e hanno promesso di mantenere un ambizioso programma negoziale nei mesi a venire per continuare questo momento positivo".

Per quanto il comunicato ribadisca che le trattative "in accordo con la politica dell'Unica Cina seguita dagli Usa". Un eventuale nuovo trattato commerciale potrebbe rappresentare dal punto di vista della Cina una provocazione.

La volontà di perseguire un nuovo accordo commerciale

Espressa da Washington e Taipei nel mese di giugno del 2022. Pechino considera Taiwan parte integrande del suo territorio e non ha mai escluso la possibilità dell'uso della forza per riconquistarla.

Dopo la visita a luglio scorso della presidente della Camera dei rappresentanti Usa Nancy Pelosi, la dirigente di più alto livello che si sia mai recata a Taipei, la situazione attorno all'isola si è ulteriormente inasprita e la pressione militare cinese è aumentata.

Taiwan ha nei confronti degli Usa un surplus commerciale di 30 miliardi di dollari. Quindi è improbabile che gli Usavogliano siglare un accordo con revochi i dazi. Tuttavia per Washington è interessante il fatto di rendere sicura e stabile la catena di approvvigionamento dei semiconduttori, della cui produzione Taiwan è leader mondiale. Non a caso, il gigante taiwanese TSMC rotto il ghiaccio costruendo il suo primo impianto di produzione negli Usa.

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