PONTICELLI. Omicidio a Ponticelli, quartiere della periferia orientale di NAPOLI. L'episodio si è consumato pochi minuti fa in viale Margherita all'altezza di una farmacia.

A perdere la vita un 33enne che, mentre era all'interno di una Fiat 500X, è stato raggiunto da diversi colpi d'arma da fuoco esplosi da ignoti. La segnalazione al 112 è arrivata dal 118 alle 16,35, sul posto ci sono i carabinieri.

Agguato Ponticelli - La vittima

Secondo quanto si apprende è un uomo già noto alle forze dell’ordine, si chiama Federico Vanacore. Secondo una primissima ricostruzione, il 33enne era a Ponticelli all’interno di una Fiat 500 X quando alle 16 e 30 è stato raggiunto da almeno quattro colpi d’arma da fuoco nei pressi di una farmacia e di una filiale di Intesa San Paolo.

I killer si sono dileguati facendo per dire le proprie tracce. Sul posto sono giunti i carabinieri della locale Stazione e i sanitari del 118. Il personale medico ha potuto solo constatare il decesso del 33enne. Ancora ignoto il movente, ma le modalità di esecuzione fanno pensare a un omicidio di matrice camorristica.

Da Ponticelli a Napoli - Migranti sbarcano al porto

MIGRANTI A NAPOLI. "Stanno scendendo adesso dalla nave le persone che hanno maggiori problemi sanitari, poi dopo scenderanno i minori. Siamo qui per garantire il meglio dell'accoglienza che la città di Napoli insieme alla Regione Campania e alla Prefettura poteva mettere in campo".

Lo ha detto il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi al porto, dove è andato di persona all'accoglienza della nave Sea Eye4 con a bordo 106 migranti.

"Adesso - ha detto Manfredi - c'è solamente da accogliere al meglio le persone che hanno trascorso questo periodo così difficile. Io credo che la solidarietà fa parte della nostra civiltà e della nostra comunità. Dobbiamo essere in grado di offrire a chi ha sofferto questo viaggio così complesso e così difficile un'accoglienza che è propria del nostro Paese e di Napoli".

Migranti a Napoli - Il sindaco Manfredi

Assistito allo sbarco dei primi passeggeri, destinati alle cure mediche all'Ospedale del Mare.

"Ci sono alcune persone - ha detto - che hanno delle ustioni ai piedi e altri problemi sanitari, comunque sono tutti in condizioni accettabili. Chiaramente poi bisogna vedere anche dal punto di vista psicologico la situazione, però noi abbiamo sia le squadre di psicologi, di assistenti sociali e di mediatori sul posto per aiutarli. Si sta facendo il meglio possibile che è quello che compete alla nostra città e alla nostra comunità".

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