Gianni Minà, morto il grande giornalista. Diceva di Napoli: “Mi sento a casa. È uno Stato a sé”.
La camera ardente del giornalista, scrittore e conduttore televisivo Gianni Minà sarà allestita domani, mercoledì 29 marzo, in Campidoglio nella Sala della Protomoteca, con l'apertura dalle ore 10 alle ore 19.
Le parole di Minà in una vecchia intervista a Il Mattino, parlando del suo amore per lei:
“Sono nato a Torino ma in due città mi sento davvero a casa: una è Roma, l’altra è questa. Quello della cittadinanza onoraria fu un momento assai commovente. In quell’occasione, più del solito, sentii fisicamente l’abbraccio e l’amore che i napoletani avevano per me“.
Continuando, poi, con: “Gli odori, i colori, la gente, tra luci e ombre sempre e comunque vera anche nei suoi atteggiamenti più brutali. Napoli è una città di porto, purtroppo fatta a brandelli dalla storia e dalla politica, eppure vissuta da un popolo che ha alle spalle cultura e antiche tradizioni. Dico sempre che non è una città: Napoli è uno stato a sé. Parlare con chi ci vive poi è un’esperienza a parte. E’ come se ti restasse sempre qualcosa di prezioso addosso, anche dopo confronti accesi e scontri durissimi. Fosse pure un modo di dire, una consuetudine, ricordi di una saggezza popolare costruita sulla fame e sulle difficoltà”.
Minà, il cordoglio di Manfredi: “Aveva Napoli nel cuore”
Gianni Minà "ha saputo raccontare in modo unico e genuino uomini come Troisi e Maradona. Oggi con tristezza diamo addio ad un grande giornalista, un narratore delle storie dei Grandi, che ha sempre avuto Napoli nel cuore. Buon viaggio, Gianni".
De Magistris: “Cittadino di Napoli, giornalista libero”
"È morto Gianni Minà, uomo ed intellettuale di grandissima cultura e sensibilità, dal pensiero profondo, il cuore aperto e la mente senza confini, giornalista libero e coraggioso, fuori dal sistema, indimenticabili ed uniche le sue interviste…e come non ricordarlo tra Pino Daniele e Massimo Troisi in Tv". Così Luigi de Magistris, portavoce di Unione popolare. "Uno dei ricordi più belli che ho da sindaco è la cittadinanza onoraria che ho voluto dare a Gianni nel 2019, perché lui era tanto napoletano, e la foto di Gianni, Pino e Massimo che mi ha regalato, con una bellissima dedica, Rosaria Troisi, sorella di Massimo".
De Luca: “Difensore del Sud”
“La morte di Gianni Minà procura in tutti noi grande tristezza. Con lui se ne va non solo un giornalista di razza ma anche un uomo di grande intelligenza, cultura e spessore umano. È stato uomo libero, testimone attento del suo tempo, capace non solo di raccontare con rigore la verità dei fatti ma anche di esprimere opinioni forti conservando sempre un linguaggio garbato e gentile. Grande amante di Napoli, difensore del Sud, sapeva essere di parte senza mai essere fazioso. Anche per questo, oggi che non c'è più, ne sentiamo forte la mancanza. Condoglianze alla famiglia e ai suoi cari”.
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