TORINO. Il dramma di un piccolo bimbo di soli 10 mesi, morto tragicamente durante un intervento. Come si apprende il piccolo era nato con una malformazione polmonare che doveva essere corretta in sala operatoria. Ma a quanto pare, il chirurgo che l'operava avrebbe reciso per sbaglio la sua aorta.

Questo è almeno quanto è emerso dalle indagini, come racconta l’edizione torinese di Repubblica. Il decesso del piccolo risale al 5 aprile 2021. Per il bimbo fatale un errore eclatante.

Le indagini

Secondo le indagini il chirurgo non era esperto in operazioni sui bambini. I medici, in merito ad una prima ricostruzione dei fatti, non si sarebbero accorti della rescissione dell’aorta. Il tutto è avvenuto dopo circa tre ore e mezza dall'operazione e quando quindi i medici sono intervenuti la situazione era oramai già precipitata. E a nullo è servito il secondo intervento, il piccolo è morto la mattina dopo.

Nove medici risultano, oggi, iscritti nel registro degli indagati della Procura di Torino dopo che un bimbo di 10 mesi è morto durante un intervento chirurgico all'ospedale Regina Margherita.

Da Torino a Cortina - Le altre notizie di cronaca

CORTINA. Se ne è andata così Anica sconfitta dalla malattia sotto gli occhi delle sue figlie. Il dramma all'ospedale di Belluno dove era ricoverata.

Si chiamava Anila Kaca

Albanese d'origine ma da anni in Italia, precisamente a Cortina dove aveva creato la sua famiglia. Aveva solo 42 anni. Lavorava al bar Lounge prima di scoprire quella terribile malattia. Quando è arrivata a Cortina aveva già una figlia. Poi l'incontro e l’amore sbocciato con Sebastiano Alverà e la famiglia che si allarga con la nascita, 10 anni fa, di una bambina.

Cortina - Intera comunità si mobilita per aiutare le sue figlie

Un destino atroce quello di Anica, che è riuscita però nonostante tutto ad integrare a Cortina dove era amata e rispettata da tutti. Tante infatti le persone che hanno voluto portare un ultimo saluto e soprattutto contribuire per la crescita ora elle sue bambine. L'intera comunità si è stretta attorno alla famiglia. Tutti volevano bene a Anila e tutti della stessa opinione: "mancherà il suo sorriso, la sua voglia di vivere e la felicità dell’essere mamma”. Una persona che ha lasciato il segno in paese tanto da spingere la comunità a avviare una raccolta benefica per le figlie. Ed è stato proprio il prete ieri durante l'omelia a citare l'opera benefica. 

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