Oussama Cherkaoui perde la vita a 18 anni: è morto nel Po, aveva fatto una sfida con gli amici

Il corpo di Oussama Cherkaoui, 18 anni, è stato recuperato dai vigili del fuoco la mattina di Pasquetta nel fiume Po, nell'area vicino al ponte Vittorio Emanuele I a Torino, nella zona della chiesa della Gran Madre. Il giovane si era immerso nel fiume, all'altezza di piazza Vittorio Veneto, nella notte tra sabato 8 e domenica 9 aprile. Secondo alcune testimonianze, Oussama avrebbe accettato una sfida con alcuni amici: nuotare da una sponda all'altra del fiume.

Gli amici, dopo aver perso di vista il giovane, hanno allertato i soccorsi che hanno cercato il disperso per quasi due giorni tra i Murazzi e San Mauro, con l'ausilio di sommozzatori e un elicottero. Purtroppo, la trappola di melma, alghe, sabbia e correnti del fiume ha impedito qualsiasi possibilità di salvezza per Oussama. Non c'erano molte persone in giro quando si è tuffato, il centro era svuotato nelle sere delle festività pasquali.

Dopo 36 ore di ricerche, i vigili del fuoco sono riusciti a individuare il cadavere grazie allo scandaglio visivo. Oussama Cherkaoui aveva compiuto 18 anni da poco e viveva in una comunità in strada Vapiana, dove sono ospitati ragazzi con storie problematiche.

Le indagini sulla sua morte sono affidate alla polizia di Stato, mentre la comunità piange la perdita di una giovane vita spezzata. Non è ancora chiaro se la sfida accettata da Oussama con i suoi amici abbia avuto un ruolo determinante nella sua morte, ma la triste realtà è che il fiume Po è un luogo pericoloso e imprevedibile, soprattutto di notte.

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