Napoli, nuova aggressione ai Pellegrini: medico e infermiere finiti al pronto soccorso. La denuncia di nessuno Tocchi Ippocrite
MEDICI AGGREDITI NAPOLI. Una nuova aggressione ai danni dei sanitari è avvenuta questa mattina. Si tratterebbe secondo quanto riferisce Nessuno tocchi Ippocrite, di un'oculista e un infermiere dell'ospedale 'Pellegrini' di NAPOLI.
Medici aggrediti Napoli - tutta colpa dei tempi d'attesa
E' l'ennesima aggressione ai danni di medici e infermieri che si verificano ultimamente nel capoluogo campano e provincia, tanto negli ospedali quanto nei confronti dei soccorritori del 118.
Questa è l'ultima in termini di tempo. Come denunciato da "Nessuno tocchi Ippocrate" sui social un medico ed un infermiere sono aggrediti nella tarda mattinata di oggi.
"La motivazione di tale gesto? Sempre quella della premura di essere visitati", si legge ancora. Secondo quanto denuncia l'associazione "l'infermiere ha dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso limitrofo facendosi refertare".
La dinamica
La dinamica dell'accaduto è ancora tutta da chiarire. Secondo le prime ricostruzioni, una paziente si sarebbe recata presso il nosocomio del centro storico di Napoli per una visita oculistica assieme ad un accompagnatore – si tratterebbe, secondo le prime informazioni di una mamma e una figlia. La paziente sarebbe stata affetta da una congiuntivite. Ma a quanto pare la paziente non avrebbe gradito i tempi d'attesa così gli animi si sono scaldati.
L'accompagnatore della paziente, a quel punto, sarebbe andato in escandescenze e avrebbe assalito il personale sanitario.
Nessuno Tocchi Ippocrite: "Basta violenza"
Vecchio Pellegrini – Pronto Soccorso oculistico“Medico ed infermiere aggrediti”Asl Napoli 1 : aggressione n.20 del 2023 (30 aggressioni totali tra Napoli 1 e Napoli 2 da inizio anno) NON SI FERMANO NEMMENO DINANZI AL DRAPPELLO DI POLIZIA! È successo poco fa, da quello che apprendiamo l’oculista e l’infermiere sono stati brutalmente aggrediti da un paziente che si era rivolto a loro per una visita oculistica, anche in questo caso nessuna “vita da salvare”.