Il Consiglio dei ministri, convocato simbolicamente nel giorno della Festa del Lavoro, ha approvato il decreto lavoro con l'obiettivo di aumentare il taglio sul cuneo fiscale per incrementare gli stipendi netti.

Approvato il decreto lavoro

Il provvedimento prevede l'assegnazione di circa 4 miliardi di euro, nel periodo compreso tra il 1 luglio e il 31 dicembre 2023, all'incremento di 4 punti percentuali del taglio del cuneo fiscale per i dipendenti rispetto a quanto già previsto in legge di bilancio.

In questo modo, il taglio del cuneo contributivo sarà fino a 7 punti per i redditi più bassi. Fino a 6 punti invece per i redditi fino a 35mila euro. L'aumento nella busta paga dei dipendenti viene stimato, nel periodo luglio-dicembre, fino a 100 euro mensili di media. Il premier Giorgia Meloni ha sottolineato che questa scelta è importante, soprattutto in un momento in cui c'è l'inflazione galoppa.

Il Consiglio dei ministri ha anche dato l'ok alla continuazione delle missioni internazionali e all'avvio di nuove entro l'anno. Nessuna conferenza stampa alla fine. Il premier Meloni ha diffuso un video sui canali social in cui ha dichiarato che il governo lavora per dare risposte a quei lavoratori e a coloro che legittimamente aspirano a migliorare la loro condizione.

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha sottolineato che il decreto lavoro prevede anche ulteriori benefici per i lavoratori che hanno figli. Ad esempio fringe benefit esentasse fino a 3mila euro. Il decreto legge prevede anche la riforma del reddito di cittadinanza e incentivi all'assunzione.

La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha dichiarato che il decreto lavoro prevede la creazione di un fondo per il risarcimento delle famiglie che hanno perso i loro figli nei percorsi di alternanza scuola-lavoro, e interventi importanti a favore dei Neet e dei giovani disabili.

Il ministro dei Trasporti e leader della Lega, Matteo Salvini, ha annunciato su Twitter che il decreto lavoro prevede aumenti dagli 80 ai 100 euro mensili in busta paga fino a dicembre. Ha criticato inoltre le polemiche della sinistra e dei sindacati.

Infine, il Consiglio dei ministri ha deliberato la prosecuzione delle missioni internazionali e delle iniziative di cooperazione allo sviluppo in corso. Previsto inoltre l'avvio di nuove missioni internazionali per il 2023.

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