USA MORTO SAL PALMIERI. Gli italiani d'America hanno perso la loro voce storica: Sal Palmieri, il celebre deejay che accoglieva i cantanti italiani negli Stati Uniti, nonché commentatore delle prime dirette negli Stati Uniti del campionato di calcio di Serie A, ci ha lasciato. La triste notizia è stata annunciata sulla pagina ufficiale di Palmeri su Facebook. Salvatore, noto a tutti come 'Sal', è deceduto all'età di ottant'anni, e la causa della morte non è stata specificata.

Usa, morto Sal Palmieri: la "voce" degli italiani

Per oltre cinquant'anni, Palmeri ha condotto programmi radiofonici di grande successo, distinguendosi come pioniere della radio italiana oltre oceano. Inizialmente su ICN, emittente che ha chiuso l'anno scorso, e successivamente su radioamica.it, ha dato voce alla comunità italiana d'America. Ma non si è limitato a ciò. Il primo a portare negli Usa sia "Tutto il calcio minuto per minuto" che il Festival di Sanremo, richiedendo alla Rai di trasmettere il segnale televisivo internazionale. Il suo impegno ha riscosso grande successo.

L'amato studio radiofonico di Sal, una sorta di seminterrato trasformato in un'oasi di cultura e intrattenimento, ha visto passare molte personalità italiane. Le pareti erano adornate da foto che raccontavano la sua vita: l'incontro con Papa Wojtyla, le interviste ai grandi cantanti italiani come Claudio Villa, Little Tony, Mino Reitano, Gianni Morandi, Bobby Solo e Domenico Modugno, nonché i concerti organizzati al Madison Square Garden, dove lui stesso era una sorta di Pippo Baudo di New York.

Chi era Sal Palmieri

Nato a Roccamena, alle porte di Palermo, Sal Palmeri emigrò negli Usa all'età di sedici anni nel 1958, insieme ai suoi genitori. Con il tempo, è diventato non solo "The Voice" degli italiani d'America, ma anche un punto di riferimento fondamentale per la comunità che lo circondava. Le persone si rivolgevano a lui per chiedere consigli, aiuto e orientamento su come farcela in una terra lontana dalla loro patria. Non di rado, Palmeri apriva persino il suo portafoglio per aiutare coloro che si trovavano in difficoltà.

In un'intervista, Palmeri ha rivelato che in realtà non aveva mai pensato alla radio come carriera. Aveva sognato di diventare un attore melodrammatico e le emozioni che aveva provato sul palcoscenico alle feste del suo paese erano sempre rimaste nel suo cuore. Aveva persino frequentato un corso di recitazione all'Hunter College di New York e aveva partecipato ad alcune rappresentazioni teatrali. Tuttavia, la sua strada ha preso una piega inaspettata ma non meno affascinante, conducendolo verso un palcoscenico che ha trovato al di là dell'oceano, a New York. Da lì, ha realizzato i suoi programmi radiofonici, colmi di musica italiana.

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