Omicidio Giulia Tramontano, Alessandro Impagnatiello: "L'ho uccisa perchè ero stressato"
Alessandro Impagnatiello, in carcere per l'omicidio della fidanzata incinta Giulia Tramontano, afferma di aver commesso il gesto senza motivo reale a causa dello stress accumulato.
Alessandro Impagnatiello, il 30enne attualmente detenuto per l'uccisione di Giulia Tramontano, la sua compagna incinta al settimo mese, ha dichiarato di aver agito senza un motivo specifico, attribuendo il suo gesto allo stress causato dalla situazione in cui si trovava. Nel provvedimento di fermo emesso dalla giudice Angela Minerva, si menziona che Impagnatiello ha citato la gestione delle due ragazze e il fatto che altre persone fossero venute a conoscenza della situazione come fonte di stress.
Alessandro Impagnatiello: "Ero stressato, per questo l'ho uccisa"
Giulia Tramontano, in una conversazione con un'amica poche ore prima di essere uccisa, aveva confidato che Alessandro le aveva rovinato la vita. Dopo la scoperta del tradimento, Giulia era costretta a tornare nella sua regione d'origine dopo aver fatto molti sacrifici per lasciarlo. Queste rivelazioni sono raccolte nel verbale dell'indagine.
La giudice Angela Minerva, nel convalidare il fermo e disporre la custodia cautelare in carcere per Alessandro Impagnatiello, ha escluso l'aggravante della premeditazione.
Le indagini sull'omicidio di Giulia Tramontano, compiuto da Alessandro Impagnatiello, stanno procedendo velocemente. Gli investigatori stanno cercando di determinare non solo gli spostamenti dell'uomo dopo l'accoltellamento, ma anche se abbia avuto un complice. Sussistono dubbi sul fatto che il 30enne, attualmente detenuto a San Vittore, abbia agito da solo nel disfarsi del corpo senza vita di Giulia. A tale scopo, le forze dell'ordine stanno recuperando le registrazioni di tutte le telecamere di sorveglianza presenti a Senago, il comune in cui la coppia viveva e dove si è verificato il delitto e il nascondimento del cadavere. L'autopsia, invece, dovrebbe essere eseguita a partire dalla prossima settimana da Cristina Cattaneo, un'anatomo-patologa di fama.
Alla fine dell'interrogatorio di convalida del fermo, l'avvocato di Alessandro Impagnatiello, Sebastiano Sartori, ha riferito che il suo assistito ha espresso parole di pentimento, affermando che l'unica forma di pentimento significativa sarebbe quella di togliersi la vita. L'avvocato ha anche sottolineato che Impagnatiello ha negato la premeditazione e ha dichiarato di aver agito da solo, fornendo dettagli sulla fase finale dell'accoltellamento.
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