Impagnatiello voleva uccidere Giulia Tramontano con veleno per topi: aveva cercato su Internet come usarlo
Le indagini sull'omicidio di Giulia Tramontano a Senago continuano a svilupparsi. È stato trovato e sequestrato un pacco di veleno per topi nella casa di Alessandro Impagnatiello, il barman trentenne coinvolto nel caso. Ciò potrebbe indicare una possibile premeditazione, poiché sembra che Impagnatiello abbia condotto ricerche sul web riguardo agli effetti del veleno sull'organismo umano. Tuttavia, al momento si tratta solo di ipotesi e la premeditazione non è stata ancora contestata ufficialmente al sospettato.
Si fa di nuovo strada la premeditazione dell'omicidio di Giulia Tramontano
Gli investigatori stanno seguendo questa nuova pista importante e potrebbero emergere ulteriori informazioni nei prossimi giorni. Nel frattempo, l'autopsia sul corpo di Giulia è prevista per dopodomani, al fine di determinare ulteriori dettagli sulle lesioni subite e il momento della sua morte.
Le indagini sull'omicidio di Giulia Tramontano a Senago sono ancora in corso e ci sono ancora molti aspetti da chiarire. Oltre alla ricerca del coltello utilizzato nel delitto, i carabinieri stanno cercando impronte digitali, tracce di sangue (rilevate dal luminol) e stanno aspettando i risultati dell'autopsia. I carabinieri hanno lavorato per diverse ore nell'abitazione di Senago, cercando di mettere insieme tutti gli elementi relativi a quanto accaduto il sabato 27 maggio, quando Giulia è stata uccisa dal suo compagno.
La giornata di ieri dedicata perlopiù a sequestri e rilievi, che si sono conclusi intorno alle 22. Dopo aver ispezionato l'abitazione per oltre 7 ore, i militari hanno effettuato accertamenti anche nel garage e nella cantina al piano interrato. È stato lì che il barman di 30 anni ha ammesso di aver nascosto il corpo di Giulia prima di abbandonarlo in un'intercapedine dietro ai box, a breve distanza dalla casa, in via Monte Rosa. Gli accertamenti hanno dato esito positivo, con il ritrovamento di diverse tracce di sangue, del coltello indicato da Impagnatiello e di una pellicola trasparente compatibile con quella utilizzata per avvolgere il cadavere.
Oggi, mercoledì, inizieranno le analisi per cercare impronte che possano confermare la versione del reo confesso o fornire ulteriori dettagli sulla dinamica del crimine. Inoltre, l'autopsia sul corpo di Giulia è programmata per venerdì, al fine di determinare se la giovane si è difesa. Quante volte è colpita e quando è uccisa e abbandonata a via Monte Rosa, a breve distanza dalla sua abitazione.
È emerso che Impagnatiello e sua madre avrebbero fatto domande su telecamere presenti in un bar nelle vicinanze del luogo in cui c'era il corpo di Giulia. Queste domande erano fatte il lunedì, due giorni dopo la morte di Giulia, quando la sua scomparsa era ancora sconosciuta ma il suo cadavere era già nascosto nella cantina di Senago. Il gestore del locale avrebbe confermato questa informazione agli investigatori. Questo dettaglio investigativo sta ancora essendo valutato per determinare se ci siano complici o persone che abbiano aiutato Impagnatiello dopo il crimine, quando ha nascosto il corpo della sua fidanzata e ha ripulito l'appartamento.
È emerso che Impagnatiello aveva inviato messaggi su WhatsApp a Giulia nei giorni successivi all'omicidio. Faceva riferimento a una foto di loro due scattata a Ibiza. Questo potrebbe essere stato un tentativo di deviare l'attenzione dalle indagini sulla scomparsa della giovane. Tuttavia, secondo gli inquirenti, la verità è ben diversa. Giulia era già morta il sabato 27 maggio, quando la sua scomparsa era ancora oggetto di ricerche da parte della comunità di Senago. Impagnatiello avrebbe cercato di simulare una sparizione e un suicidio della giovane. Ha finto che il suo corpo si trovasse altrove.
Durante i rilievi nella casa di Senago, i carabinieri hanno sequestrato diverse confezioni di pellicola. Dopo aver bruciato il corpo di Giulia, Impagnatiello l'aveva avvolto nella pellicola e poi messo in un sacco di plastica di grandi dimensioni. Secondo gli investigatori, tutto sembra indicare che il barman avesse pianificato attentamente il delitto. Incluso il piano per simulare la sparizione di Giulia e il suo presunto suicidio.
I funerali di Giulia Tramontano sono previsti a Sant'Antimo, il suo paese natale, nel Napoletano. In programma per giovedì 8 giugno, ci sarà una messa e una fiaccolata in ricordo di Giulia. La data esatta dei funerali sarà stabilita nei prossimi giorni.
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