Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, è morto questa mattina all'ospedale San Raffaele, scatenando un'allarme improvviso. Berlusconi era stato ricoverato di nuovo il 9 giugno nel reparto ordinario a causa della leucemia mielomonocitica cronica, una malattia con cui l'ex premier conviveva da circa due anni. Secondo le prime informazioni provenienti dall'ospedale, un "evento acuto" legato alla malattia ha causato un improvviso e inaspettato peggioramento delle condizioni di Berlusconi.

Già venerdì 9 giugno, gli esami di monitoraggio della patologia ematologica a cui era sottoposto avevano dato segnali di preoccupazione, ma la Tac non aveva evidenziato altre patologie rilevanti né segni di polmonite, che era stata la causa del suo ricovero precedente in terapia intensiva.

I risultati degli esami di controllo hanno portato alla decisione di anticipare i controlli programmati per la leucemia e di procedere al ricovero. Tuttavia, le condizioni di Berlusconi si sono aggravate nelle prime ore del mattino di lunedì. Alberto Zangrillo, direttore delle Terapie intensive generale e cardiochirurgica dell'ospedale San Raffaele di Milano e medico personale dell'ex premier, è arrivato in ospedale all'alba. Il dottor Zangrillo ha un legame personale con Berlusconi e ha dichiarato di considerarlo un grande amico durante il precedente ricovero di aprile.

Questa mattina presto, i figli di Berlusconi e suo fratello Paolo si sono recati in ospedale, dove era già presente la sua compagna Marta Fascina, sempre al suo fianco. Poco dopo il loro arrivo, intorno alle 9:30, Silvio Berlusconi è deceduto.

La scomparsa di Berlusconi rappresenta una grande perdita per il panorama politico italiano, e le sue figure più vicine si riuniranno per pianificare i prossimi passi da intraprendere.

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