BIMBA 10 ANNI MUORE BORGO VENETO. Giulia è una guerriera. Ha sempre dimostrato una tenacia straordinaria e ha combattuto con tutte le sue forze. Ma ora, mentre vedo la sua determinazione e la sua forza pian piano cedere, mi sento impotente davanti a lei, lì, addormentata ma tenace.

Addio Giulia, morta a 10 anni: “Ciao occhioni vispi”

Giulia, la piccola guerriera di soli 10 anni, ha deciso che era giunto il momento di deporre le armi. Giovedì mattina, all'Hospice pediatrico di Padova, ha chiuso per sempre i suoi occhietti vispi, che hanno superato tutti i limiti imposti da un corpo prigioniero di una malattia. Quegli occhietti che hanno comunicato più di qualsiasi parola e hanno trasmesso emozioni più di un gesto.

Giulia Cappellari, fonte di orgoglio per suo padre Emilio, figura di riferimento dell'associazione agricola Cia di cui è vicepresidente, per suo fratello Fabio e per sua madre Monica Cappellina, che ha raccontato senza sosta per otto lunghi anni la vita della sua bambina attraverso un blog.

Bimba 10 anni muore Borgo Veneto - "Il mondo di Gu"

Così lo ha chiamato Monica: una narrazione continua delle conquiste di Giulia, ma anche delle difficoltà che ha affrontato, dei momenti di scoraggiamento e dei numerosi ricoveri in ospedale. Il suo "mondo", appunto. "Giulia ha subito uno stroke ischemico alla nascita", racconta Monica, "che le ha causato una paralisi cerebrale infantile. La diagnosi è arrivata quando aveva solo un mese di vita: i medici ci dissero fin da subito che la bambina poteva crescere muta, cieca, sorda e con gravi paralisi".

Ma Giulia ha dimostrato di non arrendersi mai. Nonostante le limitazioni e le sfide cognitive, "Giulia sapeva ridere ed esprimere gioia e divertimento. Era davvero brava in questo". La musica, in particolare, riusciva a scatenare tutta la sua energia. La canzone "Sofia" di Alvaro Soler era la scintilla che accendeva la sua anima. Monica, commessa e artista che ha abbandonato tutto per stare accanto a Giulia, è anche una brava cantante, e "Giulia amava accompagnarmi nel modo che poteva. Era una gioia vederla così felice".

La piccola ha potuto frequentare l'asilo e la prima elementare nonostante le limitazioni imposte dalla malattia e il lungo percorso riabilitativo. Tuttavia, complicazioni come pancreatiti e polmoniti sempre più frequenti hanno reso necessario aumentare le misure di precauzione.

Poi è arrivato il Covid

Tenuto a distanza nel pieno della pandemia, ma che ha colpito Giulia lo scorso maggio, causandole gravi danni. La sua positività è durata oltre un mese e da allora la bambina non si è più ripresa. Complicazioni al fegato hanno gravemente compromesso il suo fragile equilibrio.

La scorsa settimana, è stato necessario il ricovero presso l'Hospice. "Sapevo che da qui non sarebbe uscita", dice Monica, "conosco bene mia figlia e so come comunica. Qui, in questa struttura con un'eccellente professionalità, Giulia ha trascorso i suoi ultimi giorni". Un post diffuso ieri mattina sui social, canale scelto da Monica per raccontare la vita di sua figlia, ha svelato anche questo triste ultimo capitolo: "Il nostro piccolo Guipo non c'è più... ora corre felice".

Come ultimo gesto d'amore, i genitori di Giulia hanno acconsentito alla donazione delle sue cornee. Negli anni, mamma Monica ha tenuto un vero e proprio diario dedicato alla crescita di Giulia, in cui ha raccontato la sua vita disseminata di ostacoli e gioie. È iniziato come un tentativo di sentirsi meno sola in questo percorso, ma è diventato un modo per conoscere altre famiglie che si trovavano nella stessa situazione, condividere emozioni preziose con persone speciali e informare amici e conoscenti che chiedevano notizie di Giulia.

Giulia, la piccola con gli occhioni vispi, che anche oggi, in questo giorno di dolore, strappa un sorriso sincero e affettuoso a un'intera comunità. La sua storia è un esempio di forza e coraggio che continuerà a vivere nel cuore di coloro che l'hanno conosciuta.

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