Alessandro Cecchi Paone e il matrimonio con Simone Antolini: "La mia ex moglie ci farà da testimone. Adotterò Melissa"
L'amore tra Alessandro Cecchi Paone e Simone Antolini è sopravvissuto all'esperienza all'Isola dei Famosi, e ora, come annunciato da tempo, la coppia è pronta per il matrimonio. Dopo aver festeggiato il loro primo anniversario di fidanzamento in Honduras, i due non vedono l'ora di formare una famiglia, ma per farlo dovranno lasciare l'Italia.
Nell'intervista al settimanale Mio, il conduttore ed ex naufrago ha raccontato i dettagli del loro prossimo matrimonio con Simone Antolini, che avverrà all'estero dopo aver ufficializzato l'unione civile in Italia.
Al momento, la coppia sta valutando due opzioni: gli Stati Uniti (Miami o New York) e la Spagna. "Stiamo aspettando l'estate, non abbiamo ancora deciso la location esatta. Per l'unione civile, lui ha parenti nelle Marche e il mio punto di riferimento è a Positano. Per il matrimonio egualitario, i nostri amici ci hanno suggerito di farlo in America, a Miami o New York", ha spiegato Cecchi Paone.
Un ruolo speciale sarà riservato a Cristina Navarro, la sua ex moglie. "La persona a cui tengo di più, la mia ex moglie, vorrebbe che ci sposassimo in Spagna. E se decideremo di farlo lì, ovviamente sarà la nostra testimone di nozze".
Cecchi Paone continua dicendo: "Anche per il desiderio di adottare Melissa, ci sposeremo all'estero". Melissa è la figlia di quattro anni di Simone Antolini, avuta da una precedente relazione.
La bambina è cresciuta in una situazione familiare complicata e, come dichiarato da Simone in un'intervista a Fanpage.it, vede la madre solo sporadicamente. Il desiderio della coppia è quello di adottarla, con il consenso di entrambi i genitori, per offrirle la stabilità emotiva e affettiva di cui ha bisogno.
"Melissa mi chiama già zio. Mi piacerebbe adottare la piccola e darle stabilità. Ma per farlo dobbiamo sposarci, e qui in Italia non è possibile. Tutto questo perché non siamo un uomo e una donna", si sfoga il conduttore.
"In Italia, l'unione civile da sola non è sufficiente per adottare la bambina. Lei comunque vede sua madre, circa tre volte al mese. Stiamo tutti bene e siamo sereni. Grazie a Simone ho scoperto di poter amare una bambina".