Bimbi annegati a Manfredonia, il mistero su come sono entrati nella vasca: la rete di protezione era bucata
BIMBI ANNEGATI MANFREDONIA. Ancora molti interrogativi circondano la tragica morte dei fratelli Daniel e Stefan, rispettivamente di 6 e 7 anni, che hanno perso la vita annegando in una vasca di raccolta acqua piovana destinata all'irrigazione.
Gli investigatori si concentrano su un varco aperto nella rete di sicurezza che circonda la struttura: chi lo ha aperto e per quale motivo? Era un accesso solo per attingere acqua o era stato creato per permettere ai bambini di giocare nella vasca? Lo zio delle vittime precisa che i bambini erano consapevoli dei pericoli e che la vasca non era una piscina. Oggi la comunità di Manfredonia darà l'ultimo saluto ai piccoli protagonisti di questa tragedia.
La vasca
In cui è avvenuta la tragedia si trova a breve distanza dalla casa dove i genitori di Daniel e Stefan vivono e lavorano come braccianti agricoli nella zona di Fonterosa, tra Manfredonia e Zapponeta. La vasca è circondata da una recinzione alta più di un metro, ma presenta un accesso non autorizzato, un varco.
Ed è attraverso questo varco che i due bambini sono entrati per raggiungere la vasca e perdere la vita. La famiglia dei bambini risiede a pochi metri dalla vasca, in un casolare composto da tre edifici.
La famiglia, originaria della Romania, si è stabilita in quella zona da diversi anni. I genitori dei bambini hanno altre due figlie, una adolescente e un neonato di pochi mesi. Si tratta di una famiglia perfettamente integrata nella comunità di Manfredonia e i servizi sociali non hanno mai avuto motivo di intervenire. La loro situazione è modesta, ma non è considerata emergenziale o degradata, come purtroppo spesso si riscontra nelle campagne foggiane.
Bimbi annegati Manfredonia - Le indagini
Si concentrano su chi abbia aperto il varco nella rete di protezione intorno alla vasca. Gli investigatori cercano di capire se ci siano delle responsabilità legate a questa tragica vicenda. Al momento, non ci sono ancora indagati ufficiali nell'ipotesi di omicidio colposo. Uno zio dei bambini ha respinto l'idea che la vasca venisse utilizzata come piscina, dichiarando che i bambini spesso giocavano con le rane. Potrebbe essere accaduto che durante il loro inseguimento delle rane, i bambini siano caduti nella vasca. Non erano abituati a fare il bagno in quella vasca e sapevano che era un luogo pericoloso, per cui giocavano sempre di fronte al casolare.