Antonella e Simon, rispettivamente moglie e figlio di Marco Angiolini, sono partiti alla sua ricerca quando il 59enne ex operaio stradale, da tempo in pensione, non rispondeva alle chiamate al telefono.

La casa di Sant'Omobono Terme è stata abbandonata per raggiungere la baita di famiglia in Valle Imagna, a Brumano. Marco aveva ereditato la baita dal padre ed era diretto verso quella zona nei boschi sopra la frazione di Orso. Era un luogo che amava, spesso vi si recava per camminare o raccogliere legna.

A bordo della sua jeep, Marco aveva imboccato la strada sterrata come di consueto. Purtroppo, nel tragitto, lungo un tratto in discesa che conduceva a una curva, ha perso il controllo dell'auto. Le gomme potrebbero essere scivolate sul terreno accidentato, e la jeep ha tagliato la curva, finendo fuori strada e capottando per quindici metri tra la vegetazione, fermandosi tra due rocce.

Dopo aver trovato il telefonino del padre, Antonella e Simon hanno cercato l'auto, ma essa era nascosta dalle foglie degli alberi. Simon si è calato lungo la scarpata e ha fatto la tragica scoperta: il padre era morto all'interno dell'abitacolo.

Le operazioni di recupero del corpo sono state complesse, a causa della posizione scoscesa e della presenza di alberi. Il recupero è stato possibile solo dopo le 22 di venerdì sera, quando anche la figlia Suyen è arrivata sul luogo dell'incidente.

Il pm ha dato immediatamente il nulla osta per i funerali. Marco e sua moglie Antonella, che erano già nonni, avevano appena fatto ritorno da Santiago di Compostela, dove avevano percorso il sentiero portoghese. Ora la famiglia si trova a fronteggiare questa dolorosa perdita, mentre la comunità esprime il proprio cordoglio per questa tragica vicenda.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Esodo estivo, Anas: 140mila transiti in direzione sud. Traffico intenso ma senza disagi