Lo straziante addio a Giacomo Puddu morto in scooter mentre andava dalla sua fidanzata: «Volevamo sposarci e avere dei bambini»
La chiesa di San Pietro ad Assemini affollata da numerosi amici e conoscenti di Giacomo Puddu, il giovane operaio deceduto due giorni fa nell'orribile incidente di Macchiareddu. La sua bara è stata scortata da numerosi scooter, guidati da coloro che avevano condiviso con lui anni di crescita, superando insieme le fasi scolastiche e entrando poi nel mondo del lavoro dopo il diploma.
Tra i presenti si trovavano il padre Giuseppe, la madre Silvia Suella e la fidanzata di Puddu, Jennifer Tronci, tutti profondamente addolorati e incapaci di trovare consolazione.
Giacomo Puddu
Aveva già un lavoro stabile e dedicava il suo tempo libero alla famiglia e alla sua fidanzata. Dopo il funerale, la processione si è snodata ancora una volta tra motorini, con un lungo applauso a sottolineare l'affetto e il rispetto per il giovane scomparso.
«Il nostro sogno era sposarci e avere dei bambini. E volevamo farlo presto. Ci dicevamo che i nostri nonni avrebbero dovuto fare in tempo a conoscerli», racconta in lacrime Jenny Tronci, la fidanzata 19enne, davanti alla camera mortuaria del cimitero di Assemini.
Il feretro portato al cimitero cittadino per l'ultimo saluto, in un'atmosfera di profondo dolore. Tra i presenti c'era anche il sindaco Mario Puddu.
Molti dei partecipanti hanno voluto catturare il momento con video e foto, un tributo duraturo alla memoria del ventitreenne.
Un amico commosso ha condiviso un messaggio su Facebook: "Ti porterò per sempre nel mio cuore, brilla più che puoi e veglia su tutti noi fratellino. Hai lasciato un vuoto immenso in me. Fratelli divisi dal parto, mi mancherai da morire Giacomo".