L'estate si tinge di dolore nel mondo della polizia penitenziaria, con la scomparsa del commissario Rosario Romano, un palermitano di 56 anni che ha dedicato la sua vita alla divisa. Comandante di reparto presso il carcere di Mantova, Romano è stato colpito da un arresto cardiaco durante una vacanza a Rimini, sulla costa romagnola.

Le parole della polizia penitenziaria per esprimere il lutto sono forti e pregnanti: "Per noi è un agosto maledetto". La notizia della sua morte ha scosso profondamente la comunità carceraria e coloro che lo conoscevano.

Un collega che ha avuto l'onore di condividere il suo cammino professionale e personale lo descrive con affetto: "Lui è sempre stato orgoglio di due cose: la sua divisa e il suo essere fieramente siciliano. Ha sempre creduto nella legalità e nella bellezza della sua terra".

Arrivato a Mantova nel 2020, Romano aveva alle spalle una carriera luminosa. Proveniente dal ruolo degli ispettori, aveva trascorso molti anni al servizio del carcere di Ferrara. Inoltre, ha contribuito anche alla formazione delle nuove generazioni, prestando servizio come tutor presso la Scuola di Formazione di Parma.

La sua presenza lascia un vuoto irrimediabile, sia nell'ambito professionale che in quello personale. Romano è stato un esempio di dedizione e integrità, incarnando i valori della polizia penitenziaria. La sua assenza sarà sentita profondamente, ma il suo ricordo rimarrà come un faro di ispirazione per tutti coloro che continuano a servire con onore e impegno nella divisa.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Malore dopo l'immersione: morta Anna Maria Congiu, aveva 56 anni