Incidente Brandizzo, c'è il primo indagato
Nell'inchiesta sull'incidente ferroviario di Brandizzo, si è verificato un importante sviluppo con l'iscrizione del cosiddetto "scorta-ditta" tra gli indagati. Quest'uomo, Antonio Massa, 47 anni, originario della provincia di Foggia ma residente nella provincia di Torino, lavorava per conto di Rfi ed era incaricato di affiancare la squadra di operai e di comunicare se i treni potevano passare o meno sui binari dove stavano lavorando.
Questo arresto è avvenuto in seguito all'incidente in cui un treno regionale ha travolto un gruppo di operai, causando la morte di cinque di loro. Antonio Massa è uno dei due superstiti di questa tragedia.
Intanto, i procuratori di Ivrea hanno interrogato Francesco Gioffré, 29 anni, uno dei due macchinisti del treno coinvolto nell'incidente. Anche l'altro macchinista, Marcello Pugliese, 52 anni, sarà interrogato come testimone.
Secondo i primi accertamenti investigativi, non sembrerebbero emergere profili di responsabilità nei confronti dei due macchinisti. Il treno sarebbe entrato in stazione con il semaforo verde, e nessuno avrebbe avvertito della presenza degli operai sui binari.
Incidente Brandizzo, l'ipotesi della Procura
Il Procuratore capo di Ivrea, Gabriella Viglione, ha dichiarato che finora emergono gravi violazioni delle procedure di sicurezza, in particolare riguardo al momento immediatamente precedente all'incidente. Queste violazioni hanno portato già a delineare profili di responsabilità. Tuttavia, le indagini continueranno per valutare la sicurezza della procedura complessiva, anche in merito agli eventi precedenti all'incidente.
L'incidente potrebbe rivelarsi una tragica conseguenza di una situazione preoccupante, poiché sembra che i meccanismi di garanzia non abbiano adeguatamente protetto i lavoratori in una situazione così pericolosa come la manutenzione dei binari ferroviari. È stata persino ipotizzata l'esistenza di dolo eventuale, ossia l'accettazione del rischio che l'evento tragico potesse verificarsi.
È evidente che ci sono state violazioni significative delle procedure di sicurezza. L'attuale situazione indica che potrebbe non esserci stata l'autorizzazione per i lavori in corso, nonostante il personale fosse presente per verificarla. L'inchiesta continua, con l'obiettivo di chiarire ulteriormente i tempi e le circostanze dell'incidente.