Giulia Tramontano, Impagnatiello cercava 'cloroformio' su internet mentre aspettava la giovane in aeroporto
Nuovi e sconvolgenti dettagli emergono dalle indagini sull'omicidio di Giulia Tramontano, 29 anni, incinta di 7 mesi, avvenuto il 27 maggio a Senago. Alessandro Impagnatiello, 30 anni e barman di professione, ha tentato per settimane di avvelenare fatalmente la compagna.
La cronologia degli eventi è agghiacciante. Il 5 febbraio, Giulia stava tornando da una visita ai propri genitori con un volo di linea, e nel frattempo, Impagnatiello cercava sul web "come comprare cloroformio online" mentre la stava aspettando in aeroporto. Successivamente, sotto il falso nome di Andrea Valdi, ha acquistato il cloroformio il 16 febbraio e lo ha ricevuto il 6 marzo.
Il 21 marzo, Giulia cercava su internet "rimedi per il bruciore di stomaco", e il 20 maggio, in una conversazione in chat con un'amica, ammetteva "Mi sento una pezza, ho troppo bruciore di stomaco, mi sento drogata". Una bottiglia contenente il cloroformio si è poi trovata nella casa di Impagnatiello.
Ma il cloroformio non è stato il primo tentativo di avvelenamento da parte di Impagnatiello. Nella sua cronologia si trova anche la ricerca "ammoniaca feto", e il 9 dicembre, Giulia si lamentava dell'acqua che sapeva di ammoniaca. Successivamente, aveva tentato con il "veleno per topi", cercando su Internet "quanta dose di veleno per topi è necessaria per uccidere una persona" il 7 gennaio, lo stesso giorno in cui confessava di aver tradito Giulia con una collega di lavoro. Sospetti confermati dall'analisi sul corpo della ragazza, che ha rivelato tracce di bromadiolone (un veleno per topi) nel suo sangue e nel feto, con un aumento della dose nell'ultimo mese e mezzo.
In aggiunta a questi orrori, Impagnatiello aveva tentato più volte di convincere Giulia ad abortire senza successo, dopo aver scoperto la gravidanza a fine novembre. Pochi giorni dopo, aveva cambiato idea. Il 27 giugno, Giulia apprese dell'infedeltà di Impagnatiello da parte dell'amante del barman. La situazione si concluse tragicamente quando Impagnatiello uccise Giulia con ben 37 coltellate a Senago. La comunità è rimasta sconvolta da questa tragica storia di abuso, inganno e violenza.