Nel clima agrodolce di un aperitivo a Palazzo Chigi, Giorgia Meloni ha convocato la sua coalizione per prepararsi all'autunno politico. Questo incontro, definito come una "riunione di spogliatoio", mira a consolidare l'unità della maggioranza e affrontare le sfide imminenti, nonostante le assicurazioni che non si tratti di una manovra elettorale.

I principali protagonisti dell'incontro includono i vicepremier Matteo Salvini e Antonio Tajani, nonché Giovanbattista Fazzolari, attualmente sottosegretario e voce del governo. Anche i capigruppo della coalizione si sono uniti a questa "riunione di spogliatoio", con l'obiettivo di creare un fronte compatto in vista dell'autunno. Le priorità emerse sono la redazione della finanziaria, le riforme, la delega fiscale, l'autonomia differenziata, la riforma della Giustizia e la riforma Costituzionale.

Il vertice

Si è aperto con Giorgia Meloni che ha accolto i partecipanti con prosecco e tartine, ma il dibattito politico sulla manovra è inevitabile. In particolare, si è discusso del ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, sotto pressione per trovare le risorse necessarie a coprire le molte promesse elettorali. Tuttavia, il ministro non ha partecipato all'incontro, sottolineando che non era previsto nella riunione politica.

Fonti provenienti da Palazzo Chigi hanno enfatizzato che la maggioranza è pronta ad affrontare un anno complesso con determinazione e serietà. La leader Giorgia Meloni ha dettato l'agenda, concentrando le risorse su salari, sanità, famiglie e pensioni, con un taglio del cuneo fiscale previsto. Riguardo alle pensioni, la Lega spera di inserire la Quota 41, mentre Forza Italia sostiene l'aumento delle pensioni minime a 700 euro.

Manovra e incrementi stipendi

Inoltre, si è discusso dell'incremento degli stipendi dei medici e dei professionisti del settore sanitario, mentre le opposizioni elaborano una "contro-manovra" focalizzata sui finanziamenti al sistema sanitario nazionale.

Tuttavia, data l'attuale disponibilità di poco più di 8 miliardi di euro per la manovra, sarà difficile soddisfare le richieste dei partiti di maggioranza che aspirano a 40 miliardi di finanziamenti.

I capigruppo presenti hanno concordato con la leader sull'importanza di non disperdere le risorse limitate nella finanziaria autunnale e hanno sottolineato che questa manovra non deve essere sfruttata come una mossa elettorale per le europee.

Infine, si è discusso dei sospetti sulla Commissione Ue, con alcune critiche rivolte al commissario europeo Paolo Gentiloni. Questo incontro ha anche affrontato la questione del Superbonus dei Cinque Stelle e la necessità di prepararsi per le battaglie in Parlamento durante l'autunno.

In sintesi, la coalizione di Giorgia Meloni si prepara a un'autunno politico impegnativo, con la consapevolezza delle sfide e delle limitate risorse disponibili per la manovra finanziaria.

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