Brandizzo, la moglie di Giuseppe Sorvillo: "Ho letto su Facebook che era morto, non voglio funerali di Stato". Aveva rinnovato il contratto il giorno prima della tragedia
La tragica storia di Daniela Tommasiello, moglie di Giuseppe Sorvillo, la cui vita è stata sconvolta dalla tragedia ferroviaria a Brandizzo
La tragica notizia della morte del marito Giuseppe Sorvillo, uno dei cinque operai travolti da un treno a Brandizzo mentre lavoravano sulle rotaie, è giunta a Daniela Tommasiello tramite Facebook. Questo evento terribile ha scosso profondamente la comunità e la vita di Daniela, la moglie del 43enne operaio originario di Caserta ma residente in provincia di Torino da alcuni anni.
Lo Stato ha fatto visita alla casa di Daniela solo una settimana dopo la tragedia. È stata una agente di polizia a presentarsi, alla ricerca di campioni per il test del DNA. Questo al fine di identificare le spoglie delle vittime del disastro ferroviario.
Daniela Tommasiello ha raccontato a Repubblica che nessuno si è preso la briga di comunicarle la morte di suo marito quella terribile notte. Era l'alba del 31 agosto quando, alle sei del mattino, si è svegliata e ha letto i nomi dei cinque operai coinvolti nella tragedia sui social media. Daniela lavora part-time come cassiera, mentre suo marito Giuseppe, fino a sei mesi prima, lavorava anche lui in un supermercato. Poi, con l'aumento delle spese e la necessità di guadagnare di più a causa del mutuo, Giuseppe aveva trovato lavoro presso la Sigifer, con il contratto rinnovato il 29 agosto, il giorno prima della tragedia. Era felice perché poteva lavorare di notte e trascorrere più tempo con i suoi figli durante il giorno.
Tragedia Brandizzo, la moglie di Sorvillo: "Non voglio elemosina e funerali di Stato"
Oggi, Daniela, che deve ora badare da sola a due figli di 9 e 7 anni, rifiuta funerali di Stato e qualsiasi forma di "elemosina" sotto forma di raccolte fondi. Non vuole accettare aiuti da chi "non si è mai fatto vivo". La sua casa si trova a pochi passi dalla stazione di Brandizzo, il luogo dell'orrendo incidente. In questo periodo difficile, Daniela riceve supporto dalle amiche e dalle mamme dei compagni di scuola dei suoi figli.