Il dolore dei familiari e degli amici dei quattro giovani deceduti in un terribile incidente stradale a Cagliari: l'ultimo messaggio di Giorgia alla sua mamma

Nel silenzio dell'inclemente sole pomeridiano di settembre, il Cimitero di San Michele a Cagliari è diventato il luogo di incontro per familiari e amici dei quattro giovani tragicamente deceduti in un terribile incidente stradale. Tra loro, Mirko Banchero, il padre di Giorgia, racconta con gli occhi rossi e il capo chino di come sua figlia abbia chiamato la mamma alle 5 del mattino per annunciare il suo rientro a casa. Era solo l'inizio di una terribile notizia che avrebbe stravolto le loro vite.

Mirko, insieme a un amico, si trova seduto sul cordolo di una aiuola, non lontano dalla porta chiusa della camera mortuaria, dove riposano i corpi di Giorgia e dei suoi amici Najibe Zaher, Alessandro Sanna e Simone Picci. L'incubo è diventato realtà, ma le domande e le incertezze persistono.

"Io non c'ero quando hanno dato la notizia a mia moglie, sono stato avvisato dopo", dice Mirko a Repubblica. "Non sappiamo molto, è ancora presto per capire cosa sia davvero successo. Era una normale uscita del sabato sera con gli amici, Giorgia lavorava durante la settimana. Io non conoscevo gli altri ragazzi, so che era amica di Najibe. Aspetto di vedere mia figlia, per ora è consentito l'ingresso nella camera mortuaria solo per il riconoscimento".

Tra le aiuole e all'ombra di una cappella di famiglia, i familiari raccontano le ultime ore dei loro cari, ripetendo il racconto delle loro vite e del terribile momento in cui hanno appreso che non li avrebbero mai più rivisti. "Non c'è niente che si possa dire in questo momento", risponde lo zio di Alessandro Sanna.

Un amico della famiglia Banchero condivide le poche informazioni che hanno, dicendo: "Non sappiamo come sia andata, non si sa chi guidava. Un amico della Polizia municipale ci ha detto che, nell'urto contro il marciapiede, si è staccata una ruota. Quello è stato fatale per i ragazzi".

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