Addio all'avvocato Giacomo Passigli. Ieri, a soli 53 anni, l'uomo ha avuto un improvviso malore nella sua casa nel centro di Firenze, che si è purtroppo rivelato fatale. La notizia della sua morte ha scioccato colleghi e amici, lasciandoli smarriti.

Il presidente della Camera Penale di Firenze, Luca Maggiora, ha descritto Passigli come una persona eccezionale, non solo un collega, ma un amico e un professionista corretto. Era sempre aperto alle critiche costruttive e mai incline a polemiche. La sua improvvisa scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile tra i colleghi avvocati e magistrati, perché aveva legato con ognuno di loro un rapporto speciale.

Passigli era appassionato della letteratura della Beat Generation e amava i dialoghi incisivi di James Bond. La buona cucina era una delle sue passioni, e lo condivideva apertamente sui social media. Era solito pubblicare foto dei suoi momenti conviviali con amici, apprezzando la gioia di condividere una buona tavola. Lavorava con serietà ma non si prendeva mai troppo sul serio.

Giacomo Passigli era amato per la sua leggerezza nel confrontarsi con le sfide della vita e per la sua capacità di prendere sul serio solo le cose divertenti. Lascia un vuoto profondo tra gli amici e i colleghi, ma il suo ricordo vivrà nei cuori di coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.

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