La guerra in corso in Medio Oriente continua a tenere il mondo con il fiato sospeso, giunta al suo diciassettesimo giorno. Le ultime notizie riportano che Israele ha deciso di "ritardare" un'offensiva terrestre in attesa dell'arrivo di ulteriori forze Usa nella regione. Questa informazione proviene dalla radio militare israeliana. Nel frattempo, sono stati intercettati quasi simultaneamente un drone di Hezbollah proveniente dal Libano e due droni di Hamas lanciati da Gaza.

Il comandante in seconda della Guardia Rivoluzionaria iraniana, Ali Fadavi, ha indicato come obiettivo la città di Haifa. Nel fratempo, secondo il New York Times, "Hamas potrebbe liberare 50 ostaggi con doppia nazionalità." Allo stesso tempo, un nuovo convoglio di camion carichi di aiuti è entrato a Gaza dal valico di Rafah.

Guerra Medio Oriente, la dichiarazione delle Nazioni Unite

Nel frattempo, le Nazioni Unite hanno dichiarato che più della metà degli abitanti di Gaza sono ora sfollati interni. Circa 1,4 milioni di persone sono alla ricerca di rifugio nei sovraffollati rifugi di emergenza delle Nazioni Unite. Tuttavia, molte persone che erano fuggite a seguito dell'ordine di evacuazione israeliano stanno tornando al nord a causa dell'aumento dei bombardamenti nel sud e della mancanza di rifugi sicuri.

Infine, in Israele, si sono sollevate voci di tre ministri minacciano le dimissioni come parte di una mossa per costringere il premier Benyamin Netanyahu a assumersi pubblicamente le proprie responsabilità in seguito all'attacco a sorpresa sferrato da Hamas il 7 ottobre. Un sondaggio di opinione riporta che il 75 per cento degli israeliani ritiene che Netanyahu sia responsabile della totale sorpresa del Paese per l'attacco di Hamas. Inoltre, ci sono tensioni segnalate tra Netanyahu e l'esercito. La situazione politica in Israele è chiaramente complessa e in evoluzione.

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