Il Premier Giorgia Meloni annuncia le dimissioni del consigliere diplomatico Francesco Talò in seguito alla telefonata dei due comici russi. Considera questa vicenda come "gestita con leggerezza, esponendo la nazione".

Le dimissioni di Talò sono viste come un "gesto di responsabilità". Giorgia Meloni sottolinea che sono state effettuate almeno 80 telefonate simili e che le regretta che questo incidente abbia messo in discussione quanto è stato fatto. Ringrazia sia Talò che l'ufficio diplomatico e afferma che se riceve una telefonata dall'ufficio del consigliere diplomatico, la ritiene attendibile. Questo, a suo parere, conferma la coerenza del governo.

Rispondendo alle domande dei giornalisti in conferenza stampa, Meloni aggiunge che l'ufficio diplomatico non ha verificato dopo la sua segnalazione, il che considera come l'errore principale. Non ha ricevuto alcun avviso in merito alla telefonata, il che non le ha permesso di agire prontamente. Ritiene che questa sia la questione più superficiale rispetto al fatto che la telefonata sia stata organizzata.

Inoltre, Meloni sottolinea che la telefonata è stata diffusa principalmente attraverso programmi legati alla propaganda del Cremlino e invita a riflettere su chi stia fungendo da cassa di risonanza per questi comici che hanno negato legami con il Cremlino in televisione. La Premier ricorda che in Italia ci sono individui disposti a attaccare non solo lei, ma anche l'Italia in generale, pur di danneggiarla. Considera questa situazione come potenziale disinformazione che mette in discussione le posizioni internazionali dell'Italia, esprimendo il suo dispiacere al riguardo.

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Mandamento in lacrime, addio a Francesco Estatico: aveva 35 anni